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Muzio sul Piano Casa

Claudio Muzio

Il consigliere regionale di Forza Italia interviene sul nuovo Piano Casa.


“Le opposizioni hanno avuto in aula 15 ore per entrare nel merito del Piano Casa, oltre a sei sedute fiume in Commissione Ambiente. Dopo aver avuto a disposizione tutte queste occasioni di discussione, confronto e approfondimento, hanno avuto il coraggio di definire il contingentamento dei tempi come una violazione dei diritti della minoranza, un diktat autoritario della maggioranza, come il cimitero della democrazia. E così, come ciliegina sulla torta, hanno deciso di abbandonare l’aula. Dimostrando in tal modo non soltanto di non conoscere il Regolamento del Consiglio (che contempla la possibilità del contingentamento quando è in ballo l’approvazione degli atti programmatici della Giunta), ma anche di volersi sottrarre sul più bello alla dialettica democratica. Se davvero si è convinti delle proprie buone ragioni, non si abbandona l’aula. Se veramente i 150 emendamenti presentati fossero stati così costruttivi, perché andarsene nel momento decisivo? Nonostante tutto ciò, il Piano Casa è stato approvato. Ed è stata sconfitta questa ‘politica dell’inciampo’, l’ostruzionismo che non tocca il nocciolo dei problemi”. Il consigliere regionale di Forza Italia, Claudio Muzio, tira così le fila della due giorni che ha vista impegnata l’aula di via Fieschi nell’approvazione del Piano Casa.
“I cittadini – ricorda Muzio – ci hanno votati per affrontare con serietà i problemi e per trovare soluzioni percorribili e credibili, evitando la superficialità. In particolare, vorrei dire ai rappresentanti del Movimento 5 Stelle, che hanno messo in scena un’operetta in tre atti utile soltanto alla loro visibilità mediatica (mattoni di polistirolo rovesciati in aula, abbandono dei lavori, striscioni appesi ai parapetti dello spazio riservato al pubblico), che certi loro modi di fare mi hanno ricordato proprio quella cosiddetta ‘vecchia politica’ da cui essi dicono di voler liberare l’Italia. Mi chiedo che cosa ci sia di veramente ‘nuovo’ nell’ostruzionismo che il M5S ha messo in campo”.
“Abbiamo il dovere – ha concluso il consigliere di Forza Italia – di svolgere il mandato che abbiamo ricevuto e di realizzare il programma per cui siamo stati eletti. E lo dobbiamo fare discutendo, anche a lungo, ma poi decidendo. Perché una democrazia che non decide non è vera democrazia, ma solo un teatrino autoreferenziale. Credo che il Piano Casa, come ha detto il Presidente Toti, sia un bene per la Liguria. E’ frutto di un ampio confronto col territorio, e avrà ricadute positive per la nostra economia”.

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