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La figlia preoccupata per Grillo

Guido Grillo

Il  mattatore della seduta del consiglio comunale di ieri è stato (tanto per cambiare) Guido Grillo di Forza Italia

che ha parlato per un'ora abbondante (gli erano stati concessi 90 minuti) e ha presentato ben 19 ordini del giorno.
Il consigliere ha dovuto spesso interrompersi per un mormorio che ha definito "allucinante". Grillo ha detto "voglio che resti agli atti" che i mugugni arrivavano "dagli amici del gruppo" che evidentemente sono gelosi della sua popolarità. Ma ha avuto parole dure anche nei confronti dell'assessore Nino Miceli. Che ha respinto o dichiarato inammissibili la maggior parte dei suoi ordini del giorno sui quali aveva lavorato tanto. L'ha accusato di "superficialità" ricordando che era la terza volta che doveva usare questo termine nei suoi confronti. E ha confidato che quando aveva saputo che sarebbe stato Miceli a rispondere a nome della giunta, immaginava già come sarebbe andata a finire.
Particolare commovente. Grillo, all'inizio della seduta, ha fatto sapere che sua figlia (di professione attrice) ha telefonato alla segreteria generale del Comune per invitarli a respingere il più possibile le richieste perché altrimenti il genitore, che non è più giovanissimo, passa i fine settimane chiuso in casa a studiare quei documenti.
Senza contare che poi in Sala Rossa il buon Guido si infervora come se fosse questione di vita o di morte. E i suoi cari hanno paura che gli venga un coccolone. Ma non devono temere. Perché la politica gli dà la carica. Ormai vive per gli ordini del giorno.

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