Alice Salvatore interviene sugli appalti
Quanto sta accadendo nella nostra città e nella nostra regione in materia di appalti è sotto gli occhi di tutti.
Le stazioni appaltanti praticano la clausola del massimo ribasso, massimizzando i profitti senza alcun riguardo per i lavoratori e la qualità del servizio.
La norma sugli appalti attualmente in discussione in Parlamento appare solo parzialmente utile per contrastare le criticità di un sistema che ha favorito l'infiltrazione mafiosa e il riciclo di denaro sporco.
Quanto sta accadendo in questi giorni a Genova rispetto agli appalti edili del gruppo Iren è invece paradigmatico.
Iren persiste nel proprio disegno di massimizzazione dei profitti anche attraverso il risparmio sugli investimenti lordi.
Il sindaco Doria è completamente supino a tale disegno condividendo peraltro il licenziamento di 19 lavoratori.
Non è sufficiente sostituire la clausola del massimo ribasso con la "condizione economica maggiormente vantaggiosa" se non si prevedono vincoli rispetto alla clausola sociale e al valorizzare le imprese che assumono lavoratori disoccupati.
Occorre cambiare rotta mettendo al centro il bene comune e la dignità del lavoro. Specialmente in Liguria, e a Genova, dove proprio Iren dovrebbe occuparsi della ripianificazione e rifacimento dell'inefficiente e pressoché inesistente rete fognaria! Prima protagonista dei disastri alluvionali degli ultimi anni.
Dove la manutenzione costante, la riqualificazione e un vero efficientamento energetico rimetterebbero in sicurezza il nostro territorio, garantirebbero finalmente l'occupazione e contribuirebbero al risparmio in tasse inutili, pagate a causa di edifici fatiscenti e sistemi di riscaldamento vetusti.
Doria dovrebbe fare qualcosa! E subito.
Alice Salvatore
(portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione Liguria)