Gli errori di Giovanni Toti
Da tempo Genova3000 evidenzia gli errori, i passi falsi segnalati dai lettori, di Giovanni Toti.
E io stesso, che l'ho votato, mi aspettavo ben altro da lui. Speravo in un cambio di rotta, un modo diverso di fare politica. Invece mi accorgo che pur essendo giovane governa con i sistemi antichi. Quella degli amici e degli amici degli amici.
"Repubblica" ha scoperto che ha già firmato 26 contratti di consulenza. 140 mila euro l'anno a Roberta Rosa Ferraro per fargli da segretaria. Era la segretaria storica di Emilio Fede, al quale l'aveva segnalata Bettino Craxi. Ha commentato "Il Fatto Quotidiano": "La traduzione è che Ferraro prenderà 140 mila euro di denaro pubblico per fare la segretaria. Davvero non male. D'altronde Toti è un generoso. Tra i consulenti compaiono bagnini e gestori di sale per scommesse. Tutti a bordo, grazie a Forza Italia".
Quando si fanno certe nomine le critiche sono inevitabili. Si dirà: ma cosa sono 1.000 euro al mese che l'assessore Giacomo Raul Giampedrone ha fatto dare al titolare dei bagni di Sarzana dove va ad abbronzarsi? E cosa sono i 1.000 euro al mese che l'assessora Ilaria Cavo ha fatto elargire alla professoressa (di teatro antico) Margherita Rubino, sua fedele amica di gioventù?
Sono quisquilie, d'accordo. Anche se c'è chi per 1.000 euro al mese deve sgobbare per cinque giorni alla settimana. Nel calderone della Regione hanno un peso relativo. Ma è il principio che urta. E' difficile tollerare un assessore (che, tra l'altro, grazie al listino, è entrato in Regione senza doversi conquistare i voti) che in pratica dice: ora che ho il potere, voglio beneficiare i miei amici. I soldi agli amici, pochi o tanti che siano, si danno prelevandoli dal proprio conto bancario, non da quello della Regione. Gli antichi romani ammonivano che la politica deve essere al di sopra di ogni sospetto. Ora invece tutto avviene alla luce del sole, perché l'andazzo è generale.
Ecco: Giovanni Toti si sta comportando esattamente come si comportavano gli altri. Ma io l'avevo votato perché facesse qualcosa di diverso. E per questo ora mi sento tradito.
Elio Domeniconi