Borsino di Palazzo Tursi
Secondo i lettori di Genova3000 dopo aver visto in tivu la seduta del consiglio comunale.
1-GIANNI VASSALLO
La vecchia volpe del PD (che si è formato nella DC) ha detto la cosa più intelligente: che in Sala Rossa "si annoia da morire" e che in consiglio comunale "si parla di cose che non hanno senso". Hanno dedicato un intero pomeriggio a parlare dei Magazzini del Sale. Che il Demanio passa al Comune.
2-LILLI LAURO
Ampi consensi al suo (insolitamente) breve intervento. Ha urlato "Non avete capito che il Comune ci ha tirato un pacco". Secondo lei Sampierdarena ha ben altre priorità (anche se le dispiace per la bocciofila). La neoconsigliera regionale ha a cuore soprattutto i mercati. Quello del Campasso sta andando in malora.
3-SIMONE FARELLO
Il capogruppo PD (che purtroppo sta perdendo i capelli) ha sfottuto quelli che hanno chiesto di assegnare i lavori ai "giovani di Sampierdarena" perché nessuno ha spiegato quali sono i confini di Sampierdarena. Ed ha pure usato l'espressione "ad libitum" per dimostrare che sa pure il latino. Chi l'avrebbe mai detto?
4-ANNA MARIA DAGNINO
Assessore al Traffico. Ha fatto mettere (giustamente) per tre volte a verbale l'espressione "per quanto concerne il Comune di Genova" perché alcuni consiglieri comunali si sono espressi contro l'eventuale aumento del prezzo treno+bus, che è di competenza della Regione. Il comune c'entra come i (cosiddetti) cavoli a merenda.
5-GIORGIO GUERELLO
Il presidente del Consiglio (ma comunale) piace non solo perché è sempre super-partes ma anche per il suo aplomb. Non perde mai la calma nemmeno di fronte alle richieste più assurde. Considera un onore dirigere la Sala Rossa. Ogni tanto è costretto a suonare il campanello. Per dimostrare tutta la sua autorità.
1-PAOLO PUTTI
Il capogruppo del MoVimento 5 Stelle (al quale comunque consigliamo di mettersi la giacca, farebbe più bella figura in televisione) sta deludendo parecchio perché col tempo invece di migliorare, peggiora. Ora parla in politichese. Come facevano i politici di vecchio stampo. Non è quello che vuole Beppe Grillo.
2-EMANUELA BURLANDO
Anche lei "grillina". Volto carino, trucco perfetto. Ma mentre gli altri parlano lei continua a battere i tasti sul compiuter. I maligni dicono che forse sta scrivendo un romanzo. Probabilmente prende spunti proprio dal consiglio comunale. Ma allora chissà cosa ne verrà fuori. Non sarà certo un best seller.
3-GUIDO GRILLO
E' senza dubbio il più attivo del consiglio comunale. Fa proposte su qualunque argomento, interviene su tutto. Parla forbito e non fa strafalcioni. Ma se tutti parlassero quanto parla lui le sedute a Palazzo Tursi finirebbero come minimo a mezzanotte inoltrata. Purtroppo non ha il dono della sintesi.
4-PAOLO GOZZI
Si è vantato perché la sua mozione contro il possibile aumento del biglietto treno+bus è stata approvata all'unanimità. Ma non ha detto che sull'argomento è competente la Regione. Quindi la mozione da lui presentata assieme a Salvatore Caratozzolo è servita solo a far passare il tempo.
5-ALFONSO GIOIA
Capogruppo UDC (che ad un certo punto se n'è andato lasciando solo Paolo Repetto) sostiene che aveva chiesto una cosa e la segreteria generale, stavolta in veste femminile, ha risposto su un'altra. Ma forse per il suo accento napoletano non si era espresso molto bene. Avesse parlato in genovese...