Berrino ha silurato Balleari
Matteo Rosso è furibondo. Fratelli d'Italia alle Regionali ha ottenuto il quorum grazie ai suoi voti personali
che si era portato dietro da Forza Italia. A dargli una grossa mano era stato l'amico fraterno Stefano Balleari, che l'aveva seguito in questa avventura.
Dopo la vittoria c'erano stati questi patti: Rosso avrebbe dato il via libera a Gianni Berrino come assessore (Giovanni Toti aveva riservato un posto a Fratelli d'Italia) e Balleari sarebbe stato nominato presidente dell'Ente Parco di Portofino.
Poi il colpo di scena: Berrino si è opposto alla nomina di Balleari, indicando invece Augusto Sartori, già assessore del Comune di Santa Margherita che è stato per tre anni alla guida dell'Area Marina di Portofino.
Per calmare gli animi e cercare un accordo, si è precipitata a Genova Giorgia Meloni, presidente del partito. Ma è riuscita solo a trovare un compromesso: ritirate le candidature sia di Balleari che di Sartori, il presidente dell'Ente Parco di Portofino sarà scelto dal sindaco di Santa Margherita Paolo Donadoni, area Forza Italia.
Ovviamente Rosso c'è rimasto male: credeva che la sua parola di segretario regionale avesse un peso e soprattutto era certo che gli impegni nei confronti di Balleari sarebbero stati rispettati.
A questo punto non è da escludersi un colpo di scena. Rosso è troppo amico di Balleari per sopportare questo affronto di Berrino. Ormai siamo ai fratelli-coltelli.