Borsino della politica
Secondo i lettori di Genova3000.it
1-CARLO BAGNASCO
Per la prima volta ha potuto portare la moglie Giorgia a cena con Berlusconi. Ora non è più solo la First Lady di Rapallo. Anche la moglie del sindaco sta acquistando una meritata dimensione nazionale. Dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna.
2-ILARIA CAVO
Come assessora alla cultura la grande giornalista Mediaset riceve solo elogi. Ma tutti quelli che hanno visto il filmato di Primocanale sulla cena da "Puny" a Portofino, riconoscono che come ride lei quando Berlusconi fa le sue battute, non ride nessuno. Imbattibile.
3-LILLI LAURO
La capogruppo in Consiglio Comunale è felice. Perché ha saputo che avendo Giovanni Toti deciso di scegliere il suo gruppo, passando (finalmente) in Regione potrà aderire al gruppo di Forza Italia. Come era suo (legittimo) desiderio.
4-ENRICO MUSSO
Molto apprezzato il suo intervento-denuncia contro il Comune che tiene in garage i motorini elettrici che aveva comprato per i Vigili Urbani. I motorini non funzionano, è stato spiegato. Ma se il sindaco Marco Doria si fosse affidato a Walter Pilloni (Ecomission), certi inconvenienti non sarebbero successi.
5-FABIO ARIOTTI
Come capo dei Giovani Liguri (ex Padani) ha ottenuto trasmissioni su Telecity. Le trasmissioni sono molto seguite. E il manager delle PPTT diventa sempre più autorevole all'interno del partito. Anche perché dice sempre cose interessanti.
1-ALICE SALVATORE
Ha perso quota nel MoVimento a 5 Stelle da quando il Giornale della Liguria (Diego Pistacchi) ha rivelato la sua venalità (sui rimborsi). Che non può essere accettata in un movimento che vuole utilizzare i soldi pubblici solo per aiutare i cittadini più deboli.
2-GIANNI PASTORINO
Il leader di Rete a sinistra in Regione ha proposto di dimezzare gli stipendi ai consiglieri e di togliere altri privilegi. Viene accusato di demagogia. Ossia si dice che ha fatto quella proposta perché sapeva in partenza che non sarebbe stata accettata. Ossia non rischiava nulla.
3-CLAUDIO MUZIO
C'è rimasto male. Come unico consigliere regionale eletto con Forza Italia nella zona di Genova, l'ex sindaco di Casarza era sicuro di meritare l'invita a cena da "Puny" alla presenza di Berlusconi. Ma il Governatore Giovanni Toti si è dimenticato di invitarlo. Chissà perché.
4-GIACOMO GIAMPEDRONE
Alla fine ha accettato di dimettersi da consigliere regionale. Perché non poteva dire di no a chi l'aveva inserito nel Listino. Però ha confessato che l'ha fatto di malavoglia. Perché, data la maggioranza risicata, non crede che il consigliere politico di Berlusconi possa durare per l'intera legislatura.
5-GIANNI PLINIO
Ha ricevuto critiche a non finire per il suo (nobile) intervento a favore del cinghiale Ugo che spadroneggia al Righi. All'interno di Fratelli d'Italia l'hanno accusato di far perdere al partito i voti dei cacciatori. Anche perché i cinghiali per ora non votano.