Il borsino di Forza Italia
Queste le indicazioni dei lettori di Genova3000.it
1- SANDRO BIASOTTI
Il coordinatore regionale ha ottenuto tutto quello che voleva: Lilli Lauro, Roberto Dotta, Marcella Mirafiori. Tutti sistemati in Regione. L'onorevole durante la campagna elettorale ha dato una grossa mano a Giovanni Toti. Che, diventato Governatore, l'ha ripagato ampiamente.
2-ROBERTO BAGNASCO
Continua a ricevere telefonate di personaggi che desiderano raggiungerlo in Forza Italia. Perché sono sicuri che saprà riorganizzare il partito. Tra quelli che vengono definiti "i signori delle tessere" è l'indiscusso numero uno. E' l'unico che ha saputo far vincere Forza Italia anche nei momenti difficili.
3-LILLI LAURO
Non era stata eletta ma è riuscita lo stesso a realizzare il suo sogno di entrare in Regione. Biasotti ha dovuto chiedere a Toti il sacrificio di Giampedrone e della Cavo, ma alla fine il traguardo è stato raggiunto. Proprio quando ormai nessuno ci sperava più. Forse nemmeno lei.
4-GUIDO GRILLO
Con il passaggio della Lauro in Regione, toccherà a lui il delicato ruolo di capogruppo in Comune. Ai tempi del PSI era stato a lungo vicepresidente della Provincia di Genova. Conosce a fondo il mestiere. Meritava da tempo questa promozione. Non poteva chiudere la carriera da soldato semplice.
5-ANGELO VACCAREZZA
Sinora ha fatto il capogruppo in Regione senza farsi sentire. Ha preso nota e basta. Ma ha garantito agli amici che alla ripresa dei lavori sarà un vigile controllore di tutto quello che avviene in Regione. E se sarà il caso, è pronto anche a "fermare" Toti. Il popolo di Forza Italia ha grande fiducia in lui.
1-ILARIA CAVO
Ufficialmente fa un passo indietro perché si dimette da consigliere. Quindi non ha più i 5 anni garantiti. Ma è una "creatura" di Toti (e di sua moglie). Non ha il diritto di alzare la voce. Deve obbedire e basta. Forse aveva più autonomia nel giornalismo. E chissà che non cominci a rimpiangerlo.
2-MARIO BARCI
Grazie a Biasotti era riuscito a inserirsi anche in Forza Italia. Ma ormai è fuori. Difficilmente Toti gli darà un incarico. D'altra parte l'ex democristiano non ha mai chiesto niente. Sono sempre stati gli altri a cercarlo. E tutti riconoscono che ha sempre lavorato bene. E senza interessi personali.
3-GIORGIO BORNACIN
Era stato coordinatore metropolitano di Forza Italia. Sperava in un incarico di prestigio. Aveva fatto circolare la voce che si sarebbe dimesso con clamore. Forse sperava che succedesse qualcosa. Invece niente. I maligni raccontano che potrebbe aspirare a fare il sindaco di Torriglia.
4-FABIO ORENGO
Quando era presidente del Municipio Centro Est sembrava avviato a una brillante carriera politica. Poi si è bruciato con il Forte di San Martino (e ha coinvolto anche Bornacin). Ora si è iscritto a Forza Italia di Loano. Forse vuole spostarsi in riviera. Staremo a vedere.
5-BEPPE COSTA
L'ex consigliere comunale sperava di riemergere grazie ai seniores. Ma Toti ha annunciato che non ci sono più soldi per mantenere le strutture. E senza nemmeno una sede, non sarebbe più possibile organizzare il partito. Nemmeno il grande Beppe può fare miracoli.