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Ma il pd non fa piu' autocritica?

Raffaella Paita

La base del Partito Democratico è sbigottita. E si chiede: ma la nomenklatura non fa più autocritica?

Potremmo rispondere che in Liguria non c'è più nemmeno la nomenklatura. Non si sa più chi comanda. Non c'è più una figura rappresentativa. Il caos regna sovrano. Evidentemente la sconfitta alle Regionali non ha insegnato niente. E’ come se non fosse successo niente. Si va avanti con Raffaella Paita, la grande sconfitta. E' stata premiata con il ruolo di capogruppo. Una comica.

Si dice: il centrodestra ha vinto perché il centrosinistra si è presentato diviso. Il sindaco di Bogliasco, Luca Pastorino, che ha lasciato il PD (come ha poi fatto il suo leader Pippo Civati) ha tentato di spiegare che chi ha votato per lui non avrebbe mai votato per la Paita, semmai avrebbero dato la preferenza al Movimento Cinque Stelle. Si è gridato al  tradimento da parte di Sergio Cofferati, non si è voluto capire che per l'ex grande sindacalista è stato un sacrificio enorme lasciare il partito che aveva contribuito a fondare. Il Cinese per tutta la vita si è battuto per certi ideali. Se ha deciso di andarsene, non l'ha fatto certo per il proprio interesse. L'ha fatto perché non poteva più restare in un partito che candidava alla presidenza della Regione una signora così disinvolta da accettare alle Primarie i voti degli eredi del Movimento Sociale Italiano.

D'accordo che Nicolò Machiavelli insegnava che il fine giustifica i mezzi, ma a tutto c'è un limite. E' vero che Raffaella Paita e suo marito Luigi Merlo non hanno mai lavorato, si sono sempre mantenuti con la politica e per rimanere a galla in politica a volte bisogna fare i salti mortali, ma onestamente certe scelte non possono essere tollerate.

Conosco Claudio Burlando da sempre. L'ho sempre considerato una persona intelligente, oltre che un politico navigato. Per questo mi sono meravigliato quando per la sua successione ha scelto Raffaella Paita. Ho tentato di trovarle un pregio, ho trovato solo difetti.
Non è bella, non è certo affascinante, veste come una paesana. Ha una presunzione incredibile. Ricordate certe dichiarazioni prima delle elezioni? Me li straccio tutti, sono troppo forte per quegli sconosciuti.
Con un altro candidato il Pd non avrebbe perso le elezioni. E un'altra nomenklatura dopo questa batosta le avrebbe detto: signora Paita, per favore si faccia da parte.
Se il Pd insiste sulla sora Lella significa che non ha capito proprio nulla.

Elio Domeniconi

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