Toti ha smentito i gufi
Ha voglia di dire la signora Lella Paita, coniugata Merlo, che la giunta di Toti sembra fatta con il Manuale Cencelli.
Poi, credendo di fare la spiritosa, l'ha persino paragonata a Quarto Grado, ma qui per fortuna non ci sono delitti insoluti da scoprire.
La verità è che Toti era osservato, con i mitra puntati, proprio dai militanti di Forza Italia. Bisogna riconoscere che, almeno per il momento, non li ha delusi. Perché non si sono verificate tutte quelle iniziative che gli erano state attribuite dai giornali (noi avevamo ammonito, prima di dare un giudizio, aspettiamo che annunci una squadra).
E' una squadra con tante deleghe, forse troppe. Ma questo dipende dal fatto che la legge ha diminuito gli assessori. Per questo Toti ha chiesto anche per la Liguria i sottosegretari, che sarebbero preziosi, ma questo dipenderà dal Governo, non dalla Regione.
A nostro avviso Giovanni Toti sinora merita un giudizio positivo per le cose che non fa fatto:
1-Non ha assunto presunti sapientoni (ovviamente superpagati) per il Bilancio e la Sanità. Si è tenuto il Bilancio e ha passato la Sanità alla leghista Sonia Viale. Ovviamente si faranno consigliare e per il Bilancio restano validi i nomi che gli ha suggerito Sandro Biasotti, primi fra tutti il prog. Gianni Marongiu e l'avv. Andrea Manzitti.
2-Non fa fatto dimettere Ilaria Cavo e Giacomo Giampedrone, dimissioni che avrebbero comportato un seggio in più alla Lega
3-Non ha recuperato Lilli Lauro nominandola assessore. Ha tenuto conto della volontà degli elettori.
4-Ha tenuto conto del territorio. Tutte le province sono rappresentate. Gli incarichi di prestigio sono stati equamente divisi. La Spezia non ha fatto la parte del leone come si paventava.
5-Non ci sono assessori esterni. Perché in Fratelli d'Italia alla fine ha prevalso Gianni Berrino, come lui stesso desiderava.
6-Ha smentito di voler creare un Gruppo Toti, come gli era stato attribuito dal "Secolo XIX". Il gruppo resta unito in Forza Italia
Insomma, niente inciuci, niente sotterfugi, niente furbate da vecchia politica.
Sinora Giovanni Toti da Ameglia ha smentito i gufi. E quindi merita il plauso più sincero. Per ora.
Elio Domeniconi