Borsino della politica
Chi sale e chi scende tra i nostri politici.
di Elio Domeniconi
1-ILARIA CAVO
Era l'unica pronta a fare il grande gesto delle dimissioni. Gliel'hanno risparmiato. E ora per cinque anni non dovrà più interessarsi dei delitti incompiuti. In Regione avrà compiti di alta responsabilità. E per ora li svolge nel migliore dei modi.
2-GIOVANNI LUNARDON
E' diventato il simbolo dei dissidenti PD. Maria Luisa Biorci in un paragone biblico: "Chiediamo la testa di Giovanni per compiacere la bella Salomè?" I nemici di Raffaella Paita sono diventati tutti amici di Giovanni Lunardon. Il rinnovatore.
3-MARIO TULLO
Si è rivisto in pubblico dopo il "coccolone". Ieri è voluto andare a salutare il vicesegretario nazionale Lorenzo Guerini per dimostrare (ai gufi) che non è ancora da ospizio. Certo non è più il battagliero onorevole di prima. I medici gli hanno consigliato di calmarsi. Tiene famiglia.
4-MASSIMILIANO COSTA
Stufo di fare l'insegnante di religione è tornato alla ribalta politica. Per chiedere la testa di Giovanni Lunardon: "Se si retrocede, l'allenatore non può restare al suo posto". Giusto, ma in questo caso la squadra non l'aveva fatta l'allenatore.
5-GIANNI BERRINO
Matteo Rosso gli ha assicurato che avrà anche il suo appoggio. Si è saputo che aveva appoggiato il milanese Carlo Fidanza solo perché gliel'aveva chiesto la sua amica Licia Ronzulli. Che aveva tentato di farlo rimanere in Forza Italia.
1-RAFFAELLA PAITA
Contestazione generale nei suoi confronti. Perché continua a comportarsi come se avesse vinto e si rifiuta di fare un passo indietro. E' arrivata a prendersela anche con il ministro Andrea Orlando. Che pure aveva rinunciato a candidarsi per non danneggiarla.
2-CLAUDIO BURLANDO
Sapeva che sarebbe stato contestato e quindi ha preferito andare a funghi. Il suo ex vice Claudio Montaldo gli ha rinfacciato troppo presto la candidatura Lella Paita. E l'ha pure accusato di "comportamento border-line". Cosa avrà mai voluto dire?
3-LILLI LAURO
La stanno prendendo in giro. Un po' le dicono che deve aspettare la delibera del Tar (sui tre consiglieri in più). Un po' le dicono che deve aspettare che anche in Liguria si possano nominare i sottosegretari. Ma la verità è che in tanti preferiscano che rimanga in Comune.
4-RAFFAELLA DELLA BIANCA
Con i suoi voti personali aveva contribuito alla vittoria di Giovanni Toti. Aveva annunciato giuliva: "Quando si vince, c'è posto per tutti". Aspirazione legittima. Ma sembra invece che tutti si siano dimenticati di lei. Anche se non è giusto.
5-STEFANO BALLEARI
Ormai è uno dei punti di Forza di Fratelli d'Italia. Eppure in Comune continua a far parte del gruppo Popolo della Libertà (che non si è mai sciolto) ed a rivestire l'ambita carica di vicepresidente del Consiglio comunale. Siamo alle comiche.