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Borsino della politica

Pippo Rossetti

Chi sale e chi scende tra i nostri politici.

 

di Elio Domeniconi

 

 

 









1-PIPPO ROSSETTI
Sta diventando sempre più potente all'interno del Partito Democratico. La nomina a vicepresidente del consiglio regionale ne è una conferma. Non vuole però fare la guerra a Raffaella Paita. Anche se predica il cambiamento. Non vuole spaccare ma unire.

2-ANGELO VACCAREZZA
Ha meritato con le preferenze la nomina a capogruppo di Forza Italia. Si fa apprezzare anche perché sulla giacca porta sempre il fiocchetto giallo. Per invitare a non dimenticare i nostri marò. Che sono sempre prigionieri in India. E' l'unico.

3-CLAUDIO MUZIO
Giovanni Toti gli aveva promesso un incarico importante. E l'ha avuto: è il segretario del Consiglio Regionale. Per il sindaco di Casarza Ligure è un riconoscimento che gli fa onore. Grazie a lui il Tigullio ha una voce anche in Regione. Come auspicava Roberto Bagnasco.

4-MARCO SCAJOLA
La provincia di Imperia ha avuto il riconoscimento che aveva chiesto. Ma risulta che il Nipote abbia vinto un'altra battaglia. Farà l'assessore senza dimettersi da consigliere. Pare che alla fine il governatore  Giovanni Toti abbia dovuto rassegnarsi.

5-GIOVANNI LUNARDON
Si è dimesso da segretario regionale anche se all'interno del PD tanti gli chiedono di fare da traghettatore. E' stimato perché ha il coraggio delle proprie azioni. Aveva detto subito che con Raffaella Paita il Pd avrebbe perso la Regione. E continua a combatterla. Lealmente.

 

1-ALICE SALVATORI
Aveva puntato alla presidenza della Regione. Poi si sarebbe accontentata della vicepresidenza. Ma non è riuscita a ottenere nemmeno quella. Perché il Movimento 5 Stelle ha preso tanti voti, ma continua a rimanere isolato. E la tattica non funziona.

2-SIMONE TORELLO
Esaurato da Forza Italia. Perché ha osato criticare Giorgia Meloni. Che ha obbligato a mettere in giunta Carlo Fidanza. Catapultato a Genova dalla Lombardia solo perché Fratelli d'Italia doveva procurargli uno stipendio. Dato che non era più stato eletto al Parlamento Europeo.

3-GIANNI BERRINO
E' in posizione critica con il Partito anche lui. Fratelli d'Italia l'aveva imposto nel listino. E l'accordo era che in caso di vittoria Toti gli avrebbe fatto fare l'assessore. Poi è spuntata la Meloni che ha imposto Fidanza. Ma questi metodi non piacciono alla base.

4-RAFFAELLA PAITA
Si rifiuta di fare un passo indietro nonostante la sconfitta. Ha preteso di fare la capogruppo, visto che era la candidata alla presidenza. Ma sarebbe stato meglio un capogruppo amico di tutti. Lei ormai si è fatta troppi nemici. In tanti hanno goduto per il suo kappao.

5-SANDRO BIASOTTI
Il coordinatore regionale si considera un vincitore perché alla fine è riuscito a sistemare la Lilli Lauro. Ma la sua è una vittoria di Pirro. Perché ha provocato tanti maldipancia all'interno del partito. E alla fine a pagarne le spese sarà il povero Giovanni Toti.

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