Biasotti - Lauro

Monica Magnani, figlia del mitico Rinaldo, ha scoperto che il coordinatore regionale di Forza Italia

Sandro Biasotti ha inviato una lettera agli iscritti e agli amici invitandoli a dare la preferenza a Lilli Lauro. Ha gridato allo scandalo e ha annunciato a Genova3000.it che non voterà più per Forza Italia, il partito che anni fa, quando Claudio Scajola voleva lanciare i giovani l'aveva candidata addirittura al Parlamento.
Monica Magnani ha gridato allo scandalo sostenendo che un coordinatore regionale dovrebbe fare il tifo per tutti i candidati. E annunciando una rivolta degli altri candidati che sarebbero intenzionati a rivolgersi direttamente a Berlusconi chiedendo le dimissioni di Biasotti.
E altri candidati si erano lamentati perché nel point di Forza Italia si trova solo il materiale di Lilli Lauro.
Non è un mistero che l'onorevole Biasotti faccia il tifo per la candidata da lui lanciata in politica. E per questo privilegio la signora Lauro ha dovuto subire i gossip più cattivi.

Ma in Forza Italia c'è chi tenta di spiegare con serenità l'atteggiamento del leader regionale. Secondo i pronostici nella provincia di Genova al massimo saranno eletti due candidati. Uno sarà sicuramente il rappresentante del Tigullio Claudio Muzio. Hanno "lavorato" per lui il consigliere uscente Roberto Bagnasco che ha cercato di "riversare" su di lui i suoi voti, il consigliere comunale Guido Grillo (che ha snobbato la sua capogruppo a Tursi) e l'ex deputato Franco Marenco che stima Muzio da parecchi anni.
Il ragionamento di Biasotti è stato questo: se non si concentrano i voti su Lilli Lauro c'è il "rischio" che venga eletta Raffaella Della Bianca oppure Aldo Siri. Abbiamo parlato di "rischio" in quanto entrambi si presentano come indipendenti. Cioè hanno aderito all'inserimento nella lista di Forza Italia solo per la speranza di essere eletti. Ma in Forza Italia sono considerati corpi estranei. Di qui la decisione di Biasotti di far concentrare le preferenze sulla Lauro.

Elio Domeniconi

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