I viaggi di Enrico Vesco
Il "Secolo XIX", in omaggio alla trasparenza, ha pubblicato i guadagni mensili dei politici che lavorano in Regione:
chi in via Fieschi e chi in Piazza de Ferrari.
Tra questi c'è Enrico Giovanni Vesco (veramente sarebbe Giovanni Enrico, ma in famiglia l'hanno sempre chiamato Enrico, e gli amici Henry).
Vesco, classe 1965, è un politico di professione. Comunista convinto dopo la svolta della Bolognina non si identificava più nel partito che aveva ripudiato la falce e il martello. Era passato a Rifondazione e poi ai Comunisti Italiani. In Regione dal 2005, nel 2010 non era stato rieletto ma il buon Claudio Burlando, ricordandosi si essere stato comunista, l'aveva ripescato in giunta come assessore esterno. E' noto come assessore ai Trasporti, ma ha anche altre deleghe: alle politiche attive del lavoro e dell'occupazione e alle politiche dell'emigrazione e dell'immigrazione.
Il suo stipendio è composto dall'indennità di carica (8.800 € per tutti) alla quale si aggiunge il "rimborso spese per l'esercizio del mandato" che nel suo caso è di 4.484 €, arrivando così a un totale di 13.284 €.
I lettori (pignoli) ci fanno notare che il rimborso di 4.484 € euro gli spetta come se venisse ancora a Genova da Arcola, SP. Ma Vesco - ci segnalano - abita in Carignano: appartamento di 10 stanze con vista mozzafiato. Ci vive con la compagna Paola Setti, giornalista (da anni in aspettativa) de "Il Giornale" di Berlusconi, e con i due figli, Emilia e Alessandro.
Da Carignano può andare in ufficio a piedi (e un po' di moto gli fa bene) oppure in autobus (2 fermate con il 35). Quindi i nostri (severi) lettori si chiedono: perché continua a prendere l'indennità massima, come se facesse ancora la spola con Arcola?
A Giovanni Enrico Vesco l'ardua risposta.
Elio Domeniconi