Il silenzio di Sandro Biasotti
In questi giorni parlano tutti e anche troppo. Ciascuno dice la sua. Ogni partito si è espresso con il portavoce più autorevole.
L'unico che tace è Sandro Biasotti. Che non è solo l'unico parlamentare ligure di Forza Italia. Ne è anche il coordinatore regionale. Quindi il suo intervento potrebbe portare un po' di chiarezza in tanta confusione.
Ma Biasotti tace. Il suo telefonino risponde "irraggiungibile". Forse si tiene in contatto solo con Roberto Dotta. Non trovando il coordinatore i cronisti sono costretti a ripiegare sulla sua pupilla, Laura Lauro, detta Lilli. Che poverina, non sa cosa dire. Se la cava con un diplomatico: "Deciderà Berlusconi".
In questo silenzio di tomba, circola con sempre maggiore insistenza la voce che Biasotti, per il bene supremo del centrodestra, sarebbe disposto ad appoggiare Edoardo Rixi, come suggerisce il leghista duro e puro Matteo Salvini.
Mi risulta che Biasotti sta facendo di tutto per portare avanti la candidatura di Federico Garaventa che secondo gli accordi poi non rispettati avrebbe dovuto essere sostenuta anche dalla Lega. Ma Salvini è stato categorico: o vi va bene Rixi o ce ne andiamo da soli. E nella corsa solitaria la Lega è favorita su Forza Italia. Perché da Forza Italia è una fuga continua. Mentre tanti moderati, anche se non leghisti, si dicono decisi ad appoggiare Edoardo Rixi. Perché l'alternativa è Raffaella Paita.
C'è guerriglia anche nel centro sinistra, dove il solito prete (don Paolo Farinella di San Torpete) si batte come un leone perché non sia la Paita a prendere il posto del suo amico Claudio Burlando. Perché così continuerebbe il "burlandismo", che viene criticato anche all'interno del Partito Democratico, perché tutti hanno davanti i risultati di dieci anni di "burlandismo". E questo fa pensare che un centrodestra unito potrebbe riprendersi la Regione.
Biasotti ha paura ad andare da solo, Forza Italia non potrebbe certo vincere. Mentre se Forza Italia accetta il diktat della Lega e sostiene Edoardo Rixi, potrebbe anche scapparci la vittoria. E Biasotti non vuole perdere questa battaglia. E non vuole nemmeno che si dica che il centrodestra ha perso perché Forza Italia non ha appoggiato il candidato della Lega.
Questo sarebbe il pensiero di Biasotti. Ma perché non lo esprime?
Elio Domeniconi