Matteo Rosso

C'era una volta Forza Italia. Dopo l'uscita di Matteo Rosso, possiamo dire solo così. In Liguria il partito di Silvio Berlusconi

si è letteralmente sfasciato. A cominciare dalla Regione.
Aveva cominciato a dividersi subito dopo le elezioni quando Raffaella Della Bianca era passata nel gruppo Misto, dopo aver aderito a Riformisti Italiani di Stefania Craxi.
Quando Angelino Alfano si era staccato dal suo padre putativo per fondare il Nuovo Centro Destra (che si è poi allineato al centro sinistra...) se ne erano andati Alessio Saso, Gino Garibaldi e Franco Rocca. Successivamente si era dimessa Roberta Gasco, invischiata nella vicenda delle spese pazze. E' stata poi la volta di Luigi Morgillo che non ha più rinnovato la tessera perché nel frattempo aveva dato vita a Liguria Libera. E adesso se n'è andato anche Matteo Rosso, da tempo in rotta di collisione con il coordinatore Sandro Biasotti. E Roberto Bagnasco, che nel Tigullio ha sempre tenuto alto l'onore di Forza Italia, ha già annunciato che non si ripresenterà.
In Comune, due defezioni: Mario Baroni, passato nel gruppo Misto e Matteo Campora, che ha aderito al NCD ma è rimasto nel gruppo Pdl tenuto in piedi da Lilli Lauro!
Dal Municipio è passata con il NCD l'attivissima Tiziana Notarnicola, mentre il marito Gian Luca Fois, dopo le tante delusioni, si è ritirato dalla politica.
Tra gli ex parlamentari Eugenio Minasso è passato con Alfano, Michele Scandroglio si è ritirato a vita privata. Gabriella Mondello è passata con Pierferdinando Casini e ha trascinato nell'Udc il suo pupillo Giovanni Boitano. Era passato con Alfano anche Gigi Grillo (e il suo allievo Sergio Cattozzo) ma entrambi sono finiti in galera per le mazzette dell'Expo.
Questo è il quadro. Una volta anche in Liguria Forza Italia era un grande partito. Ora è un'Armata Brancaleone.

Michela Pedemonte

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