Paita sacrifica Marenco
Il direttore del "Secolo XIX" Alessandro Cassinis, ne è sicuro: "Dopo tanti veleni la Paita si avvia tranquillamente
alla vittoria a dispetto di tutti i santi, e non solo del povero Torpete".
Cioè secondo lui i tentativi politico-ecclesiastici di don Paolo Farinella non produrranno effetto. Solo folklore.
Ma sul "Corriere Mercantile" Annamaria Coluccia è più cauta: "Secondo lei nel Pd c'è "lo spettro di una vittoria della Paita senza maggioranza. Questo rischio si profilerebbe se la coalizione vincente non ottenesse almeno il 37% circa". E se chi ha votato per Sergio Cofferati alle Primarie si rifiuterà di votare per Raffaella Paita, sarà difficile per la pupilla di Claudio Burlando conquistare la Regione.
Per tentare di riuscirci accetta di ingoiare rospi. Uno, a quanto si sussurra, è arrivato da Matteo Renzi. In Liguria il primo a credere nel futuro premier era stato il sindaco di Savona Federico Berruti. Il quale avrebbe voluto candidarsi alle Primarie. Si era ritirato in buon ordine quando aveva capito che il partito non l'avrebbe sostenuto (l'onorevole Mario Tullo l'aveva detto apertamente).
Alla fine, per non rimanere fuori dai giochi, si era aggregato al carro di Sergio Cofferati. E questo avrebbe provocato una rottura con Renzi se il Cinese avesse vinto. Ma il Cinese ha perso. E Renzi cerca di ricucire lo strappo. Ha chiesto alla Paita (renziana della seconda ora) di recuperare Berruti. In questo caso avrebbe avuto il suo appoggio ufficiale. La Lella ha obbedito. Ma così deve sacrificare Franco Marenco, che per le Primarie gli aveva dato una grossa mano sul fronte del porto (è socio della Culmv) dopo aver avuto l'investitura a futuro vicepresidente della Giunta.
Marenco aveva rifiutato l'offerta del sindaco Marco Doria di andare a Tursi a fare l'assessore. Ma aveva accettato con entusiasmo l'invito della Paita.
Chissà se ora Marenco avrà un rigurgito d'orgoglio e manderà la Lella a quel paese. E' più probabile che accetti il diktat di Renzi e faccia un passo indietro, per farne fare uno in avanti a Berruti.
L'importante è che vinca la Paita. Il fine giustifica i mezzi.
Elio Domeniconi