Perche' linciano Burlando
E' sicuramente cambiato il modo di fare politica, me ne rendo conto. Ma ormai si è arrivati al paradosso.
Una volta chi era candidato della sinistra si scagliava contro gli avversari della destra. Si sa che nel palazzaccio di via delle Botteghe Oscure, durante le riunioni della nomenklatura, ne succedevano di tutti i colori. Magari non volavano solo parole grosse ma anche qualche coltello. Ma quando si affacciavano al balcone per riferire al popolo la lieta novella, erano uniti. Sembravano tutti d'accordo.
All'epoca, soprattutto nel glorioso PCI vigeva la bella abitudine secondo la quale i panni sporchi si lavano in famiglia. Quello era il Pci. Quella era la nomenklatura.
Oggi gli esponenti del Partito Democratico, che almeno in teoria ha ereditato quel Pci se ne dicono di tutti i colori a mezzo stampa, si sputtanano (non c'è un altro verbo per rendere l'idea) sui giornali. Se ne dicono di cotte e di crude.
Ava Zunino ha intervistato Federico Berruti, sindaco di Savona, PD, targato Renzi. E secondo lui il declino della Liguria deve attribuirsi in primo luogo al presidente Claudio Burlando. Che è targato Pd come lui e come lui appartiene alla corrente del premier Matteo Renzi. Ma ci tiene a specificare: "Io stavo con Renzi sin dalla prima Leopolda". Come a specificare - gli addetti ai lavori ne hanno capito subito il senso - che Burlando è solo un opportunista, è passato con Burlando quando si è trattato di salire sul carro del vincitore, prima stava con Massimo D'Alema, che vede Renzi come il fumo negli occhi.
Si dirà: ma che bisogno ha Berruti di sparare a zero su Burlando? Il Governatore ha già detto che non si ricandida, non accetta il terzo mandato. E allora?
Burlando (purtroppo per lei) ha detto anche che al suo posto vedrebbe bene Raffaella Paita, la moglie del Presidente dell'Autorità Portuale Luigi Merlo. E' stato lui a promuoverla assessore alle infrastrutture perché crede nelle sue indubbie qualità. E dopo averla sperimentata in Giunta la ritiene matura per il ruolo da numero uno.
Ecco dunque spiegato l'arcano. La Paita è l'avversaria numero uno di Berruti per le Primarie del Pd, l'ex biasottiano Sandro Biasotti, sa benissimo che i voti dei gay non possono bastargli per vincere le Primarie e si ritirerà in buon ordine. Quindi: Berruti deve battere la Paita. Burlando è lo sponsor della Paita. Quindi il sindaco di Savona cerca di demolire il Governatore uscente per far fuori la Paita.
Che politica, amici miei!
Elio Domeniconi