Con l’attuale sistema elettorale, scelto dal Pd che governa gli scranni di Roma, è lo stesso

grande partito di centrosinistra a tremare grazie alle varie scissioni interne che si sono registrate negli ultimi anni: prima Pippo Civati con “Possibile”, che ha attratto l’ex sindaco di Bogliasco, attuale assessore levantino, Luca Pastorino. Quindi “Campo Progressista” di Giuliano Pisapia ha attratto molti Dem di sinistra, ed ancora la più dolorosa e grande, “Articolo 1”. Insomma, l’attuale sistema elettorale, in vista delle politiche della primavera del 2018 (si discute molto di elections day a maggio, per risparmiare), favorisce il centrodestra, in testa in tutti i sondaggi, davanti al Movimento 5 Stelle, seppur orfano di Alessandro Di Battista. Mentre il Pd e i suoi micro alleati sono la terza forza e quindi esclusi da un eventuale ballottaggio.
Ma è in Liguria che il centrosinistra rischia il cappotto in alcuni collegi a rischio, come quello di Genova o dello spezzino, dando per scontato che il centrodestra faccia man bassa di voti ad Imperia e Savona e nel Tigullio.

Tweet