Il mea culpa di Alberto Pandolfo
Ha gusti quanto bizzarri per uno di sinistra, che si appresta a guidare il Pd a Genova in vista delle difficilissime
politiche (un gioco a tre con il centrodestra ed il Movimento 5 Stelle) della prossima primavera. Alberto Pandolfo, infatti, ama la musica di Lucio Battisti, icona della destra missina degli anni settanta, ma anche ammira le gesta di Marthin Luther King, baluardo dell'anti razzismo negli Stati Uniti divisi dall'odio razziale nel Sud. Incoronato all'auditorium del Carlo Felice, Pandolfo ammette subito un mea culpa: "Non siamo stati capiti dalla gente, forse ci siamo espressi male, o gli altri sono stati più bravi di noi nel spiegare le cose che volevano. Fatto sta, dobbiamo scrollarci di dosso tale superiorità morale, rimboccarci le maniche e ripartire quasi da zero".