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I cattolici esultano per tre eletti

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Carlo Cigolini, responsabile ligure dell'associazione

di cattolici Manif Pour Tous:

"L’esito del ballottaggio consegna la città ad una amministrazione finalmente amica, che vede la presenza in consiglio comunale di ben tre dei candidati che avevano sottoscritto il nostro manifesto per la famiglia, e precisamente:

 

Lilli Lauro (Forza Italia) , prima in assoluto con 2527 preferenze

Pietro Piciocchi (Vince Genova Bucci sindaco), primo della sua lista con 1200 preferenze

Marta Brusoni (Vince Genova Bucci sindaco), new entry con 433 preferenze

 

Sappiamo che anche molti altri degli eletti  sono in sintonia con noi, e ce ne rallegriamo, ma ci sembra doveroso segnalare quelli che non hanno avuto paura di “esporsi” in anticipo.

 

I risultati definitivi dei municipi ci hanno riservato una bella sorpresa, perché ben 4 dei “nostri” candidati sono stati eletti, e precisamente:

Edoardo Machì (Forza Italia con 127 preferenze) e Marco Ghisolfo (Lega Nord con 72 preferenze) nel municipio I  Centro Est

Tiziana Notarnicola (178 preferenze) e Stefania Del Bianco (42 preferenze), entrambe della lista Vince Genova Bucci Sindaco, nel municipio VIII Medio Levante.

 

La campagna elettorale del nuovo sindaco  Marco Bucci  ha intercettato la voglia di cambiamento ed ha fatto rinascere tante speranze, anche in noi, che non vanno deluse. Per quanto ci riguarda indichiamo alcuni passi concreti a costo zero che la nuova amministrazione potrà fare subito  per dare un segno vero di discontinuità ed iniziare ad affrontare seriamente  l’emergenza antropologica in atto:

 

1-     Gay Pride: è previsto a Genova per sabato 1 luglio 2017. Negli anni scorsi fruiva del patrocinio del Comune.  Ci auguriamo che non sia più così. Una cosa è ascoltare tutti, aiutare tutti nei limiti del possibile, rispettare le persone e le loro opinioni evitando  ogni forma di ingiusta discriminazione. Altra cosa è patrocinare l’ostentazione della perversione. Chi ha seguito i vari gay pride sa che si caratterizzano per una sfilata di persone più o meno vestite, acconciate in modo provocatorio che indugiano in atteggiamenti che urtano il comune senso del pudore ed il buon gusto e non giovano alla causa di chi si trova a vivere il dramma dell’omosessualità. Una amministrazione seria dovrebbe prendere le distanze da questo genere di manifestazioni piuttosto che accordare il patrocinio.

 

2-     Rete READY:   uno degli impegni presi dai nostri candidati è quello di provocare la revoca dell’adesione del Comune alla rete READY, che riunisce una minoranza di  enti locali, in teoria  sotto la bandiera della lotta alla discriminazione,  ma in pratica diffonde messaggi ed iniziative a senso unico, in particolare sul versante culturale e scolastico,  provenienti dalla cosiddetta galassia LGBT, sponsorizzandole con profusione di risorse  pubbliche. Se ne è ampiamente parlato con dovizia di particolari al nostro convegno del 31 maggio scorso sul tema: “Gender ed amministrazioni locali: cronaca di infiltrazioni, abusi e finanziamenti”. Sia il Comune di Genova  che la Regione Liguria farebbero bene a revocare l’adesione prestata a suo tempo.

 

3-     Palazzo Ducale: la Fondazione Palazzo Ducale ha organizzato negli ultimi anni non una conferenza, ma vari cicli di conferenze sul tema “L’invenzione dell’eterosessualità”, tema che da solo è già un programma, volte alla diffusione a spese pubbliche  della teoria del gender. Questa non è cultura ma ideologia malsana. Una città che vuole rinascere deve fondarsi sui valori veri che l’hanno fatta prosperare nel passato, a partire dalla famiglia naturale. E’ doveroso un totale rinnovamento dei responsabili e dei programmi  della Fondazione Palazzo Ducale.

 

4-     Primato dei genitori sull’educazione dei figli: l’ideologia si serve della scuola per trasmettere alle nuove generazioni, a cominciare dagli asili,  contenuti e messaggi su temi sensibili relativi alla sessualità ed all’affettività all’insaputa delle famiglie. Una amministrazione pubblica non deve prestarsi a tentativi di corruzione dei minori all’insaputa delle famiglie. Per questo Generazione Famiglia ha preparato una mozione che trovate in allegato e che chiediamo ai nostri consiglieri di promuovere e sottoporre all’approvazione del nuovo consiglio comunale onde la nuova giunta possa avere un preciso indirizzo al riguardo. 

Carlo Cigolini - Manif Pour Tous

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