Merella minaccia querele
Arcangelo Maria Merella ha avvisato che intende procedere legalmente contro chi diffonderà la falsa notizia
di un suo interesse in Genova Parcheggi. Dopo l’annuncio del suo apparentamento con Gianni Crivello per il ballottaggio, su Facebook i “giudizi sprezzanti”, anche molto pesanti, sull’operazione non si sono contati. Chissà se il candidato di centrosinistra si sarà pentito di questo accordo. Ecco il post di Merella su Facebook:
“Leggo sul mio conto giudizi sprezzanti relativi alla mia attività di assessore di oltre 10 anni fa e per aver fatto qualcosa che dopo 15 anni nessuno ha ancora pensato di modificare. Vedremo se nell'immediato futuro ci sarà chi vorrà metterci mano. Ma la cosa che più detesto, nella pur legittima critica che chiunque può fare, riguarda le aree blu e per le quali vorrei, ancora una volta chiarire quanto segue:
1) è vero che è dovuto a me la sua istituzione a Genova, già in allora, una delle poche città medio grandi a non averle
2) l'iniziativa è stata approvata a larghissima maggioranza dal Consiglio Comunale e dopo una serie di infinite riunioni con cittadini, municipi, associazioni di categoria etc
3) le tariffe fissate in allora erano più basse di quelle attuali, al cui aumento e rigidità non ho minimamente contribuito
Ma la cosa che veramente da fastidio è la ricorrente affermazione di un mio personale interesse nella creazione della Genova Parcheggi ( ricordo che fu costituita dal Sindaco Sansa) attraverso il coinvolgimento di mia moglie.
Questa pesante calunnia fu già 10 anni fa oggetto di denuncia contro ignoti depositata presso il nucleo di polizia giudiziaria della Guardia di Finanza perché indagasse sull'autore. Naturalmente nessuno si assume mai la paternità di cosa che ha sentito dire.
Siccome questa insopportabile calunnia continua ed è amplificata dai social, informo che il mio avvocato ha già predisposto querela per diffamazione che deposito presso la Polizia Postale affinché proceda all'identificazione degli autori chiamati a rispondere in sede giudiziaria della diffamazione”.