Lettera di un tassista a Marco Bucci
Nelle ultime ore, sui social network del centrodestra genovese, sta diventando virale un lungo scritto
di un noto tassista del levante genovese (per ragioni di privacy, mettiamo solo le iniziali). Questo signore si è rivolto al candidato sindaco di Genova, Marco Bucci, per sbloccare la situazione in atto nella sua categoria:
“È un periodo che Genova sta riscoprendo una nuova visibilità nei turisti da "ponte", le affluenze sono aumentate e ci sarebbe da starne allegri.
Le racconto però il primo impatto di 4 turisti svizzeri arrivati questa sera alla stazione Principe e trasportati col mio taxi nel loro B&B:
- più di 5 minuti prima di riuscire a scavalcare una muraglia di auto parcheggiate nel piazzale della stazione (per uscire dal parcheggio di Brignole è ancora peggio) e quasi 2€ di tassametro
- spiegazione imbarazzata del favoloso olezzo (era più pertinente chiamarlo tanfo di fogna) davanti alla zona Expo
- spiegazione imbarazzata sul motivo per cui non avrei potuto accompagnarli (insieme alle loro 4 pesanti valigie) davanti al loro B&B. Non è facile spiegare che i taxi non possono accedere nel centro storico dove avevano prenotato, divieto insensato che non ho avuto difficoltà ad infrangere per poter offrire un buon servizio e non lasciarli in mezzo ad una strada col bagaglio pesante
- ancora un po' di imbarazzo nel sentire la cliente provare a prenotare un tavolo in una nota osteria del posto e che tra mille difficoltà cercava di capire per quale motivo la cucina stava per chiudere e dovevano sbrigarsi se volevano mangiare (ore 22.45)
Buon lavoro sig. Bucci”.
Un tassista genovese – S.G.