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Guerra di volantini e manifesti

Stefano Anzalone di Forza Italia

Stefano Anzalone di Forza Italia

Si scalda sempre nelle battute finali, più o meno nell’ultimo mese, la consueta guerra di volantini

e manifesti elettorali e non solo nelle plance elettorali. Se nelle plance posizionate da pochi giorni (solo 15 giorni fa hanno sorteggiato l’ordine dei partiti per Tursi e per i Municipi), a farla da padrone sono pochi (manifesti più costosi), tra i volantini in strada e nei negozi ed anche nei campi sportivi non manca la scelta. Nelle plance spicca “Ge9Si” di Arcangelo Merella, il primo da sinistra ad essere sorteggiato, con l’ex assessore in bella evidenza. Poi ecco Campanella di Fratelli d’Italia che ha tappezzato la città esaltando Genova e facendo una battaglia anti tasse con un bel simbolo di divieto, che però fa conoscere il simbolo e il volto del candidato. Attivissima Cristina Lodi del Pd, mentre nei volantini è guerra vera e propria. In particolare sui tergicristalli delle auto, sui banconi di mercati, negozi e campi sportivi (vince su tutti Lilli Lauro di Forza Italia, in ogni angolo della città, assieme ai suoi fidati Nicola Solimena, l’ex Idv Anzalone e Vittorio Piccini, socialista della prima ora, con i quali ha stretto un patto in funzione parità di genere). Invece, nei cartelloni in strada prima dell’esposizione delle plance, c’era il trionfo di Anzalone di Forza Italia, attivissimo da mesi. Un big per gli azzurri. Anche Paolo Putti di Chiamami Genova è attivissimo e i suoi maxi volantoni giallo blù non si contano in tutta la val Polcevera e la val Bisagno.

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