Il 25 aprile di Giovanni Toti
Come per la commemorazione della strage alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980,
sono previsti bordate di fischi, domani, per il Governatore ligure Giovanni Toti, che salirà sul palco di piazza Matteotti per celebrare la retorica del 25 aprile assieme al sindaco Marco Doria e alle altre istituzioni. Ma il presidente ligure non ha paura dei fischi e rilancia: “I fischi? Sono una un’espressione democratica di dissenso. Io vado in piazza chi vuole mi applaude, chi vuole mi fischia. Il 25 aprile per me significa dire e ascoltare anche cose su cui non si è d’accordo ma anche su questo la sinistra è stata vittima della sua doppia morale: grande libertà conquistata per chi la pensa come loro, divieto di manifestazioni e contestazioni per chi la pensa diversamente. Non credo che la Resistenza sia questo. E poi non tutti quelli che celebrano il 25 aprile la pensano come Gianni Crivello che è ancora legato al fare politica in quella maniera. C’è chi festeggia il 25 aprile e la pensa come il sottoscritto”.
