Francine Cousteau allo Yacht Club
Il presidente del Gruppo ligure dei Cavalieri del Lavoro Giovanni Novi, la scorsa settimana, ha organizzato
il tradizione Cocktail di Natale allo Yacht Club, al quale hanno partecipato autorità istituzionali e imprenditori genovesi.
Prima del brindisi, si è tenuta un’interessantissima conferenza di Francine Cousteau, la vedova del mitico esploratore subacqueo Jacques. Francine ha ricordato, con l’ausilio di filmati originali, le innumerevoli avventure del marito che hanno emozionato per anni il mondo intero. Particolarmente affascinanti le immagini di un giovane Jacques impegnato a danzare sul fondale marino con una cernia gigante. La signora ha poi parlato delle invenzioni, come l’autorespiratore ad aria, e delle imbarcazioni del pioniere del mare: la mitica Calypso, dotata di numerose apparecchiature per studi di oceanografia e biologia marina, e l’Alcyone, la prima nave ecologica a turbovela.
Dopo la conferenza, ha preso la parola il presidente Giovanni Novi. Il suo è stato principalmente un intervento economico. All’inizio ha esortato Giovanni Pettorino, commissario uscente dell’Autorità portuale e comandante del porto di Genova, a tenere duro, perché i progetti che ha presentato con Renzo Piano sono ottimi e utili alla città. Pertanto, l’ammiraglio non si deve far influenzare da chi non vuole realizzarli per interessi propri (e minaccia di spostare la propria azienda altrove ndr).
Poi Novi ha sottolineato che a Genova siamo carenti nelle comunicazioni, non ci sono treni. Mancando i collegamenti non ci può essere sviluppo: le aziende non sono interessate a mettere sedi in città dove è difficile trasportare la merce.
Parlando dei progetti dell’archistar i soci dello Yacht Club, preoccupati per il tombamento dello specchio acqueo davanti alla loro sede, con conseguente spostamento delle loro barche da diporto, hanno temuto che Novi si riferisse al Blue Print. Ma il pensiero di Novi era rivolto alla Torre Piloti e ai tanti progetti che aveva presentato quando era presidente dell’Autorità portuale.
Dopo questa precisazione, scampato il pericolo, i soci hanno potuto gustarsi serenamente l’abbondante buffet. E scambiarsi gli auguri di Buon Natale.