Massimo Ferrante, eroe di Quezzi
Per Marco Doria è colpa della esasperata cultura della cementificazione di quegli anni, per il presidente
del Municipio Bassa Val Bisagno, Massimo Ferrante del Pd, attentissimo in tema di alluvioni ed esondazione (il suo è il Municipio dello straripamento del rio Fereggiano e del torrente Bisagno), la situazione resta tesissima. Il gigantesco crollo che ha interessato la parte di Quezzi che costeggia via Daneo, sul Fereggiano, è stata di proporzioni notevole, con un grandissimo impatto mediatico in Italia grazie alle immagini diffuse sui siti nazionali e sui principali Tg. Ferrante ha avuto il suo momento di “gloria” nazionale, come già successo in occasione delle sei morti del Fereggiano e per l’ultima esondazione del Bisagno, che anche in quel caso costò una vittima, rilasciando queste interviste all’inviato speciale giunto da Roma della Rai: <Ecco, quello è lo squarcio tremendo, i cittadini di Quezzi coi quali ho parlato mi hanno parlato di un boato, la terra la sentivano crollare sotto ai loro piedi, sembrava un terremoto, è stato drammatico. Guardate dove costruivano le case, che speculazione c’è stata, un palazzo sopra l’altro, nei pressi del torrente, alla faccia del rischio idregeologico>.
Ferrante, si narra, ha passato in bianco nel ultime due notti per monitorare tutta la situazione sul Fereggiano.