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Psicologia, magia e elezioni regionali

Marco Bucci e Giovanni Toti. Nel riquadro, Susy De Martini

Una vera e propria lezione di Psicologia applicata alla “magia”, quella della valente quanto inossidabile coppia formata da Giovanni Toti e Marco Bucci, apparsi sempre sorridenti e sicuri di sé, anche dopo il patteggiamento del primo, che equivale ad ammissione di responsabilità dei fatti a lui contestati.

E dopo la vittoria alle regionali sono apparsi giustamente felici per il risultato conseguito e spesso insieme su tutti i siti e i quotidiani locali e nazionali. Incontri con imprenditori in sedi inappropriate, favori scambiati in cambio di finanziamenti elettorali, intercettazioni che non avrebbero più fatto uscire di casa chiunque provasse un po’ di vergogna, sentimento peraltro nobilissimo, per chi lo prova, sembrano ormai acqua passata.

Quale è la tesi difensiva? Riporto testualmente le parole di Giovanni Toti apparse ovunque e nel suo libro appena pubblicato: “La mia unica colpa è quella di aver governato”. Fantastico!

Ma allora tutti i magistrati che hanno indagato per anni, e i funzionari onesti che hanno testimoniato le pressioni subite, sono loro i veri colpevoli? Potrebbe essere così?

Certo, se vogliamo considerare Giovani Toti un rifondatore casereccio della cosiddetta psicologia applicata al business, che spiega come la colpa di qualsiasi cosa che vada storta debba essere sempre e comunque attribuita ad altri.

Sentite infatti come il grande psicologo americano Hugo Munsterberg, docente ad Harvard, e fondatore appunto della Psicologia applicata al business, era solito descrivere questa specialità ai suoi studenti: “Viveva a New York, molto tempo fa, un grande stregone, che si era arricchito vendendo la ricetta per trasformare i rossi d’uovo in oro. Il patto con gli ingenui clienti prevedeva che la somma di denaro fosse dal mago a loro restituita solo se l’insuccesso della magica ricetta fosse dovuto ad un errore del mago stesso, ma nulla sarebbe stato restituito qualora la colpa dell’errata esecuzione fosse stata a carico del cliente”.

Ebbene, nonostante, ovviamente, la ricetta non avesse mai funzionato, nessuno riuscì mai a pretendere (i giudici di Genova non erano ancora nati) la restituzione delle somme versate.

Ed ecco, gratuitamente, la ricetta “magica”, nel caso qualcuno di voi la volesse sperimentare: prendete 12 rossi d’uovo, metteteli in una padella sul fuoco, e rimestate con cura per almeno mezz’ora senza mai, dico mai, nemmeno pensare una sola volta alla parola ippopotamo! Se la ricetta non funzionerà, sarà solo per colpa vostra perché, anche senza rendervene conto, il vostro inconscio sicuramente vi avrà condotto, vostro malgrado, a pensare proprio alla parola da evitare.

Chissà chi fu all’epoca l’avvocato difensore di quel “mago”, e chissà se avrà qualche discendente a cui Giovanni Toti potrà rivolgersi nel caso non fosse accolto dal GIP il patteggiamento.

Nel frattempo la formidabile coppia Toti-Bucci si appresta a governare la Liguria con un prolungamento quasi fotocopia della Giunta precedente. Complimenti a tutti e due, per essere riusciti a compiere una magia che sembrava impossibile ai più!

 

Susy De Martini

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