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Elezioni in Liguria, chi spera e chi si dispera

Il palazzo di Regione Liguria

Borsino delle bocciature e dei possibili ripescaggi dei candidati alle recenti elezioni regionali della Liguria

STEFANO ANZALONE (Orgoglio Liguria, 836 voti)
L’ex totiano è arrivato dietro al sempreverde Giovanni Boitano, che lo ha surclassato raccogliendo 1710 preferenze. L’anno prossimo, se non ci saranno intoppi, l’ex poliziotto potrebbe tentare di rientrare a Palazzo Tursi.

JESSICA NICOLINI (Vince Liguria, 1780)
Alla sua prima esperienza con le urne, la portavoce dell’ex presidente Toti non è stata eletta. Ma se uno dei due candidati (Bogliolo o Campora) che si sono piazzati sopra di lei sarà nominato assessore, per la figlia del Netzer di Quezzi si apriranno le porte del Consiglio regionale.

LILLI LAURO (FdI, 2733)
Appena entrata in Fratelli d’Italia, ha perso la sfida con l’altra donna forte del partito. Ma se Simona Ferro sarà confermata assessora, l’ex totiana resterà in Consiglio regionale. 

SERGIO GAMBINO (FdI, 1546)
L’assessore alla Sicurezza del Comune di Genova non è entrato in Consiglio regionale, anche se rispetto al 2020 ha quasi raddoppiato i voti. L’arrivo di Lauro lo ha relegato al quarto posto.

AUGUSTO SARTORI (FdI, 1187)
L’assessore uscente a Trasporti e Turismo è uno dei trombati eccellenti. E per lui non si ipotizza neppure una conferma in Giunta. Tornerà a fare il ristoratore a tempo pieno a Santa Margherita.

CLAUDIO MUZIO (FI, 3924)
Prendere quasi 4mila voti e non essere eletto. È successo al capogruppo azzurro in Consiglio regionale. Le porte di via Fieschi gli si potrebbero aprire solo con l'improbabile (il favorito è Marco Scajola, 6308) nomina ad assessore di Carlo Bagnasco (4745). Altrimenti, farà solo il consigliere comunale a Sestri Levante.

PAOLA BORDILLI (Lega, 1719)
L’assessora comunale al Commercio resta a Palazzo Tursi. Il suo quarto posto non le dà nessuna possibilità di ripescaggio. E non si parla di un assessorato per lei.

FRANCESCA CORSO (Lega, 1261)
L’assessora comunale al Marketing territoriale è arrivata quinta, dietro a Bordilli e a tre uomini (Piana, Rixi e Garibaldi). La Lega è sempre stato un partito di uomini. Una volta in canottiera.

GIACOMO GIAMPEDRONE (Vince Liguria, 3430)
Bocciato! Ma la diplomazia politica sta lavorando alacremente per trovargli un posto in Giunta. Al fedelissimo di Toti non resta che sperare, per occuparsi ancora di Protezione civile.

VERONICA RUSSO (FdI, 1693)
Negli ultimi mesi del suo mandato, alla Lega aveva preferito Fratelli d’Italia. Nel collegio di Imperia è arrivata seconda, dietro al super votato Luca Lombardi (3090). Bocciata!

ANGELO GRATAROLA (Vince Liguria, 534)
L’assessore alla Sanità si è piazzato al decimo posto. Le lunghe attese per fare un esame sanitario hanno evidentemente fatto perdere la pazienza ai pazienti, anche a quelli più pazienti. E lui ha perso i voti.

SONIA VIALE (Lega, 1137)
L’ex assessora alla Sanità esce dal Consiglio regionale. Occuparsi della salute dei liguri non ha mai prodotto promozioni. Gratarola docet.

ILARIA CAPRIOGLIO (Vince Liguria, 979)
E’ arrivata seconda dietro ad Alessandro Bozzano, con 1889 preferenze è l’unico totiano eletto. Ma l’ex sindaca di Savona potrebbe entrare in Giunta.

STEFANO MAI (Lega, 1596)
L’ex assessore regionale non è stato eletto. Non gli sono bastati i voti dei pescatori per riconfermarsi lo scranno. L’ex assessore di Zuccarello deve salutare il Consiglio regionale.

SANDRO GARIBALDI (Lega, 2369)
Bocciato, ma potrebbe essere ripescato. Per entrare nella Sala Pertini deve attendere la probabile riconferma di Alessio Piana ad assessore e l'annunciata rinuncia del vice ministro Edoardo Rixi, giunto secondo nel collegio di Genova. 

CRISTINA LODI (Azione, 2045)
E’ l’unica rappresentante dell’opposizione che potrebbe ancora entrare in Consiglio regionale. Ma le occorre la rinuncia del candidato presidente Andrea Orlando. E l'ok della Corte d'appello.

PIPPO ROSSETTI (Azione, 1231)
Dopo 14 anni, il Cavaliere della Repubblica è costretto a lasciare il Consiglio regionale. A nulla gli è servito il ticket che ha fatto con Cristina Lodi durante la campagna elettorale.

FERRUCCIO SANSA (AVS, 3741)
Il candidato presidente che nel 2020 aveva sfidato Giovanni Toti non è stato eletto: è arrivato secondo dietro a Selena Candia (4141). Il figlio dell’ex sindaco di Genova ha già detto che per il momento non farà politica.

FABIO TOSI (Liguri a testa alta, 367)
L’astuta mossa di candidarsi in una lista di Orlando per superare la regola del terzo mandato imposta dal Movimento 5 Stelle non gli è servita per salvare la poltrona. Dopo 10 anni, deve dire ciao al Consiglio regionale.

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