Riqualificazione del Ferraris, il Comune: “Genoa e Sampdoria devono avere parità di condizione”
Il Comune di Genova precisa in una nota la propria posizione in merito alla riqualificazione dello stadio di calcio.
La nota del Comune di Genova
In merito alla riqualificazione dello Stadio Luigi Ferraris, si rendono opportuni alcuni chiarimenti. Preme evidenziare, anzitutto, che l'amministrazione comunale di Genova, fin dall'incontro con Genoa e Sampdoria del marzo scorso, aveva fortemente invitato alla presentazione di un progetto congiunto, evidenziando che, qualora fossero arrivate proposte da parte di soggetti terzi, queste sarebbero state prese in considerazione subordinatamente alla proposta dei due club. Ad oggi, com'è noto, le due squadre hanno comunicato di non essere ancora riuscite a trovare una convergenza tra di loro sulla presentazione di una proposta unitaria, obiettivo che resta auspicabile da parte del Comune. Eventuali ulteriori proposte saranno prese in esame quando e se si concretizzeranno in modo concreto e vincolante: questo vale sia per le manifestazioni di interesse avanzate da CDS sia per quelle individuali di Genoa e Sampdoria. Quello che è certo è che il Comune non ha nascosto nulla ed è sempre stato del tutto trasparente. È evidente, inoltre, che qualunque progetto di ristrutturazione dell'impianto, da chiunque provenga, dovrà integrare e includere pienamente Genoa e Sampdoria in posizione di assoluta parità di condizione nella fruizione e gestione dello stadio, esattamente come avviene oggi. Questo è un punto assolutamente irrinunciabile. Si precisa, altresì, che, qualora perverrà una proposta accettabile e concreta, la stessa sarà oggetto di una procedura a evidenza pubblica e ai dovuti passaggi in Consiglio comunale, nel pieno rispetto del percorso delineato dalla cosiddetta “Legge Stadi”. Si ribadisce che l'obiettivo del Comune è quello di riqualificare lo stadio per metterlo in condizione di ospitare Euro 2032. La ristrutturazione dell'impianto deve diventare anche un volano per la rigenerazione del quartiere di Marassi, andando a risolvere alcune annose criticità.