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Elezioni, il direttivo Cral del porto di Genova dice no alla conferenza del Movimento Indipendenza

Alessandro Rosson e Gianni Alemanno (a destra, foto da FB)

“C’è da rimanere sconcertati dall’assurda decisione del direttivo del CRAL del Porto di Genova di negare l’utilizzo di una sala nella sua sede al Movimento Indipendenza e, in particolare al sottoscritto. Per due motivi. Il primo è che è incredibile che nel 2024 esistano ancora queste pregiudiziali ideologiche secondo cui chi viene da un percorso di destra deve vedersi negato il diritto democratico a comunicare le proprie idee durante una campagna elettorale. Va ricordato che il CRAL del porto sta ampiamente concedendo le sale della sua sede a molti partiti politici. È quindi una arbitraria discriminazione politica che ispira questa decisione del direttivo”. È quanto si legge in una nota di Gianni Alemanno, segretario nazionale del Movimento Indipendenza.

“Ma ancora più incredulità - prosegue la nota - desta l’idea che in un momento di difficoltà occupazionale come quella che sta vivendo tutta la Liguria, si rifiuti a me, al prof. Michele Geraci e al candidato governatore della Liguria Alessandro Rosson di illustrare progetti concreti per il rilancio del Porto di Genova, che rimane indubbiamente il principale motore di sviluppo di tutta la regione. Evidentemente al direttivo del CRAL e al mondo sindacale che lo esprime non importa nulla del destino occupazionale dei propri lavoratori e dei giovani che potrebbero venire assunti. Siamo ancora all’età della pietra per quanto riguarda il rispetto della democrazia e le lotte sociali per difendere il diritto al lavoro dei liguri che, siamo certi, nell’urna sceglieranno liberi da questi autolesionisti pregiudizi”.

“Sono rimasto sorpreso e anche un po’ deluso da questo incomprensibile rifiuto di ospitare la nostra conferenza stampa sul porto di Genova - afferma Rosson -. Quando abbiamo chiesto ospitalità come Movimento Indipendenza specificammo che avremmo trattato il tema portuale con un approccio molto tecnico, proponendo idee e tratteggiando percorsi di sviluppo con il supporto di un esperto riconosciuto in tutto il mondo. Evidentemente hanno prevalso pregiudizi che escludono e discriminano senza ascoltare. Tra Toti, Spinelli e Bucci da una parte e questi campioni della democrazia dall'altra, il porto di Genova rischia un futuro di emarginazione e decadenza”.

La conferenza stampa di lunedì 14 ottobre è stata spostata alle ore 12:00 nella sala dell'hotel Domus Victoria in Piazza della Vittoria 7/15/piano 5, a Genova.

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