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Regionali, Carla Tanzi Faraguti (Viale) chiede un voto per Marco Bucci presidente della Liguria

Carla Viale - Marco Bucci

“Io voterò Bucci, perché è un uomo del fare. Dal carattere a volte forse aspro, ma serio, ha dimostrato di avere a cuore la sua terra, tanto da superare i problemi di salute e mettere la propria vita a disposizione di Genova e della Liguria”.   

A parlare è Carla Tanzi, avvocato, vedova di Luciano Faraguti, una delle figure storiche e iconiche della Democrazia Cristiana in Liguria, ma anche statista di livello nazionale.

Luciano Faraguti militò nelle fila della DC fin da giovane e negli anni degli studi universitari conquistò una posizione apicale all'interno degli organi rappresentativi dell'ateneo di Pisa. Approdò in Parlamento nel 1979 e lì rimase fino al 1994, ricoprì la carica di sottosegretario e scrisse pagine indelebili della vita del partito con lo scudo crociato.

A Carla, Luciano Faraguti ha trasmesso un'analoga passione politica. “Mi chiamavano la primula rossa - afferma Carla -, perché ho fatto tante campagne elettorali dietro le quinte, senza essere candidata e ho sempre conseguito il risultato sperato”.

In occasione di questa complicata e inusuale campagna elettorale, Carla non se la sente di stare a guardare e avverte il dovere di esprimersi con inequivocabile chiarezza.

“Ha risolto il grave problema sorto a causa del crollo del ponte Morandi - dice parlando del sindaco di Genova e candidato del centrodestra alle regionali, Marco Bucci -. È un uomo che non è mai venuto meno ai suoi principi e anche per questo merita di essere eletto e invito ciascuno ad attivarsi per procurargli almeno 3 o 4 voti a testa”.

Carla parla con entusiasmo ad un folto gruppo di amici, dopo aver scelto una bella terrazza sul mare come location per questa sorta di happening elettorale, dove chiama il comico Roby Carletta a fare un mini show che riesce a strappare tanti sorrisi e risate come fa da una vita. 

Ai microfoni del rendez vous pro Bucci si alternano o sono presenti anche gli assessori comunali Paola Bordilli, Mario Mascia, Marta Brusoni e il consigliere delegato della Città Metropolitana Claudio Garbarino.

Da operatrice del diritto, Carla carpisce l’interesse dei presenti anche quando parla della nostra “meravigliosa” Costituzione che “forse ha bisogno di essere modificata in alcune sue parti. Esistono tre poteri, che devono essere indipendenti ma non possono prevalere uno sull’altro”.

“La vicina Francia - insiste - ha una norma di garanzia per la quale il politico che esercita funzioni pubbliche vive in una casa di vetro, deve fare il bene della gente sennò tradisce chi gli ha affidato il bene più prezioso: il futuro proprio e dei suoi figli. Chi ha ricevuto dal popolo il compito di governare un territorio, deve poterlo esercitare per l'intera durata del suo mandato. Altri poteri dello Stato non devono poterlo impedire”.

Carla cita il caso Sarkozy, giudicato e addirittura condotto in un istituto penitenziario, ma solo a fine del suo mandato presidenziale. 

Un caldo invito dunque a stare dalla parte di Bucci, che Carla conferma di stimare perché in lui trova quelle doti che ritiene essere determinanti: “l'onestà, la determinazione e la concretezza, il saper fare”. E sono doti che hanno da sempre caratterizzato l'agire di Carla, non solo in politica. 

 “Merita di essere sottolineato - secondo Viale - come questa campagna elettorale viva anche di eventi promossi da persone che non appartengono ad alcun partito e non sono candidati in alcuna lista, ma avvertono la responsabilità di esprimersi per sostenere chi ritengono possa garantire la migliore e più efficace forma di governo del territorio regionale. È certamente un comportamento che va in controtendenza rispetto alla disaffezione dilagante, che nelle più recenti consultazioni ha tenuto tante, troppe persone lontane dai seggi elettorali”.

“Speriamo che il mio entusiasmo sia contagioso”, chiosa Carla Viale.

 

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