“Almeno due portate a testa”, la regola del ristorante Sâ di Camogli
Dopo il caso del “piattino per la condivisione” fatto pagare 2 euro da una ristoratrice di Finalborgo, ecco che un altro locale della nostra regione, questa volta a Levante, finisce sotto i riflettori dei media e dei social per le regole imposte ai propri clienti.
Il caso, ben spiegato da Edoardo Meoli sul Secolo XIX di oggi, è scoppiato a Camogli, dove il ristorante Sâ ha messo l’obbligo di ordinare almeno due portate a testa.
La titolare Valentia Mura ha spiegato che sono stati costretti a prendere questa decisione, perché il locale è piccolo, soltanto 18 coperti, e non fa il doppio turno, quindi i clienti si possono fermare a lungo. E, inoltre, non vogliono ridurre la qualità dei prodotti utilizzati per preparare i piatti.
Un altro caso come questo era già successo in Italia, precisamente ad Ostuni. Ma il ristoratore pugliese aveva poi revocare l’obbligo delle due portate.