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Ameglia, dai domiciliari Toti difende il rigassificatore: “Se la giunta cambia rotta, mi dimetto”

Giovanni Toti

Uscendo dalla villetta di Ameglia, dove Giovanni Toti è agli arresti domiciliari dallo scorso 7 maggio per corruzione, l’assessore regionale Giacomo Giampedrone ha riferito ai giornalisti le parole, soprattutto messaggi forti indirizzati a chi lo sta sostituendo (Alessandro Piana) e agli assessori, del governatore.

Giampedrone ha detto che Toti vuole che la giunta mantenga la linea politica da lui intrapresa. E, se non saranno mantenuti gli impegni precedentemente presi, lui potrebbe anche pensare alle dimissioni, che gli “avrebbero consentito un’azione più facile: sarebbe stato libero e avrebbe potuto parlare”.

Ma è sullo spostamento del rigassificatore a Vado Ligure che il governatore punta particolarmente il dito contro la sua maggioranza, rea di aver cambiato idea a sua insaputa.

“Ogni marcia indietro della Regione - che peraltro non è possibile - è interpretabile come un cambio di rotta rispetto alla linea della presidenza e del commissario”, ha detto Giampedrone riferendo le parole di Toti.

Intanto il presidente (sospeso) si prepara all’incontro di venerdì prossimo con il ministro Matteo Salvini, che negli ultimi due difficili mesi non gli ha fatto mancare la sua solidarietà.

Cosa chiederà Toti a Salvini: un impegno sulla continuità delle scelte politiche o l’assicurazione di poter candidare alle future regionali (quando? la scadenza naturale è settembre 2025) un suo fedelissimo, come Cavo, Giampedrone o Scajola, a governatore?

Il leader degli arancioni, che ha già detto che non si candiderà (legge permettendo) per il terzo mandato, in attesa di tempi migliori, punterà sulla continuità del suo movimento o prevarrà il tutti contro tutti?

Dalla sua, il segretario della Lega non ha nessuna fretta di andare a elezioni anticipate, visto che di fatto governa già la regione tramite il presidente ad interim Alessandro Piana e che la vittoria del centrodestra in Liguria non è affatto scontata: un sondaggio di Tecnè commissionato da Primocanale dà il centrosinistra al 52%.

E poi ci sono Giorgia Meloni e Antonio Tajani, che sulla candidatura del governatore ligure vorranno dire la loro.

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