No del Riesame a Toti, Beverini (FI): “Ritengo non sussistano più le esigenze cautelari”
“Il nostro segretario nazionale (Antonio Tajani, ndr) ha parlato di un "accanimento giudiziario" di cui sarebbe vittima Giovanni Toti. Personalmente credo che il presidente della Regione Liguria dovrebbe oggi essere restituito alla propria libertà”. Così interviene l’avvocato Giovanni Beverini, neo commissario di Forza Italia per la provincia di Genova, a proposito del no dei giudici del Riesame alla revoca degli arresti domiciliari al governatore (sospeso) Giovanni Toti.
“Ritengo non sussistano più, infatti, in concreto, le esigenze cautelari che, in astratto, potrebbero giustificare il permanere della misura cautelare - prosegue Beverini -. I giudici del Riesame, nel loro provvedimento, hanno paventato e posto a base della decisione di rigetto un "pericolo di reiterazione del reato", da parte di Giovanni Toti, che francamente non mi convince. Il "pericolo di reiterazione del reato", infatti, non può desumersi dalla gravità del supposto commesso reato ma - lo dice il codice di procedura - deve essere "attuale e concreto". Ora: possiamo davvero pensare che, in concreto, dopo lo scandalo ed il clamore che questa vicenda ha suscitato, ove dovesse tornare ad esercitare le proprie funzioni, il presidente della Regione potrebbe reiterare quegli stessi comportamenti che gli sono costati la privazione della libertà? E' ragionevole immaginare che, consapevole di essere stato pedinato e intercettato per almeno quattro anni, ove dovesse tornare in libertà, Toti potrebbe oggi, ripetere comportamenti sui quali, inevitabilmente, sarebbero accesi i fari della Procura? Io non credo proprio. Tutto questo appare irrazionale, irragionevole ed illogico”.
“Vorrei sottolineare - aggiunge l’avvocato forzista - come la custodia cautelare debba rappresentare, rappresenti, nel nostro sistema giudiziario, una drastica eccezione perché vige, nel nostro Ordinamento, il principio di presunzione di non colpevolezza dell'imputato sino alla condanna definitiva. Ed un uomo che si presume innocente, per definizione, non può essere privato della propria libertà, salvo casi eccezionali. Tutti i cittadini sono eguali di fronte alla legge: anche il presidente della Regione, quindi, dovrà affrontare un processo nel quale potrà/dovrà essere accertata la verità dei fatti. Ma Toti dovrà poter affrontare il processo da uomo libero tornando ad esercitare le funzioni per le quali è stato democraticamente eletto”.
“Tutto questo si chiama democrazia, si chiama divisione dei poteri, si chiama Stato di diritto”, conclude Beverini.