San Giovanni: la benedizione, lo stop alla processione e il falò scaccia streghe. E lumache nel piatto
Scoccavano le 18:00, oggi, quando l'Arcivescovo di Genova Monsignor Tasca ha alzato verso la folla sul sagrato del Duomo, l'Urna con le Ceneri di San Giovanni Battista. E ha benedetto Genova, che da mille anni lo venera come Patrono. Non è potuto scendere sino al mare. Pioveva, troppo pericoloso uscire con i grandi Cristi in processione. Le Ceneri del Battista, decapitato e dissepolto per sfregio, furono portate a Genova dai Crociati di Guglielmo Embriaco, il 6 maggio 1099. Trovate in un convento nella città turca di Demre. Da quella data, il Santo veglia sulla città.
La scelta del giorno (24 Giugno) perché si dice che il Battista sia nato 6 mesi prima di Gesù.
Ieri sera, invece, si è svolto l'antico rito pagano del falò in piazza, davanti a Palazzo Ducale, col fuoco appiccato dal Sindaco. Fiamme scaccia streghe e diavoli (un tempo), oggi gesto che porterà fortuna e benessere, se la fiamma sale alta, nel cielo.
Sulle tavole dei genovesi doc, invece, molti hanno trovato le lumache. Una tradizione speciale.
Perché le lumache raccolte all'alba del 24 giugno sono bagnate di rugiada miracolosa, che scaccia malocchio, streghe vaganti, diavoli. E poi le lumache, lo sapete, hanno le corna!
Io le ho gustate, al verde, dal Bruxaboschi, locale che difende a spada tratta la tradizione. Erano 28, uscite coi temporali di mezza estate di questi giorni.
Tradizione rispettata, per intero.
Paolo Zerbini