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Piano del verde, assessore Mascia: “Associazioni coinvolte in riunioni periodiche”

Mario Mascia, assessore allo Sviluppo economico del Comune di Genova

“La Consulta del verde si riunisce con regolarità in incontri periodici con cadenza mensile e coinvolge una quarantina di stakeholders e cittadini interessati al verde urbano e i rappresentanti di ordini professionali e associazioni di settore. Alla bisogna possiamo anche fornire i verbali delle riunioni, col resoconto dei presenti e dei singoli contributi che sono sempre ben accetti quando provengono da parte di soggetti qualificati e animati da gratuito spirito di servizio alla comunità”. Lo dichiara l’assessore all’Urbanistica rispondendo alla nota di alcune associazioni ambientaliste sul Piano del Verde.

“Alcune formazioni ambientaliste, pur essendo state invitate al pari di tutte le altre alla Consulta, si sono rifiutate di partecipare, è proprio il caso di dirlo, 'per partito preso': ricordo bene quando chi ne detiene le etichette, nonostante le mie insistenze, ha preferito abbandonare la prima ed unica riunione cui ha partecipato adducendo ragioni che, anche alla luce della polemica odierna, si appalesano del tutto pretestuose - aggiunge l’assessore -. Singolare che il peana venga oggi lanciato da chi si è volontariamente precluso la possibilità di dare il proprio contributo concreto e gratuito autoescludendosi dalla sede deputata alla partecipazione e al confronto sul Piano del Verde. Come è già stato più volte detto, il censimento delle alberature pubbliche, le uniche su cui un’amministrazione comunale possa avere diretta competenza, è stato effettuato da Aster che con i suoi tecnici, proprio in virtù della conoscenza dello stato di salute degli alberi in città, fa interventi laddove se ne ravveda la necessità anche per preservare la pubblica incolumità. Inoltre, la Consulta del Verde, istituita nel 2012, ha l’obiettivo di essere luogo di confronto e collaborazione tra associazioni, enti, gruppi e cittadini che, a titolo gratuito, portano proposte per promuovere i valori dell’ambiente come bene comune, iniziative capaci di diffondere la cultura della difesa del territorio e della valorizzazione dell’ambiente urbano e naturale. Proprio all’interno della Consulta sono nate idee progettuali interessanti che sono state già realizzate sul territorio. Le porte della Consulta sono sempre aperte a chi voglia dare un proprio apporto costruttivo, ma rispettandone le regole, senza prestare il fianco a polemiche eterodirette e senza cedere a ricatti ideologici o a inaccettabili pretese di spendere inutilmente risorse personali e finanziarie della pubblica amministrazione”.

“Il lavoro è stato, viene e continuerà ad essere svolto gratuitamente dalla Consulta stessa col prestigio e la qualificazione dei suoi componenti e dalle altissime professionalità interne alle tante Direzioni comunali coinvolte”, conclude Mascia.

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