Lettera Pastorale dell’arcivescovo Tasca: invito a fratellanza, ascolto e attenzione agli adulti
“Evangelizzazione, Sinodalità e Fraternità di parrocchie”, è il titolo della “Lettera Pastorale ai Fratelli e alle Sorelle della Chiesa che è in Genova” scritta dall’arcivescovo Marco Tasca e che nasce, spiegano in Curia, “dal confronto dell’arcivescovo con gli organismi diocesani, i sacerdoti e i laici”.
Ascolto, ha sottolineato lo stesso monsignor Tasca, che deve essere primario, di “quello che lo Spirito dice alla Chiesa di Genova”, ha affermato il frate-arcivescovo in un breve incontro con i giornalisti.
Quattro i capitoli della lettera: Tra sfide e forze; Evangelizzare oggi: Fraternità di parrocchie; Chiamati a camminare insieme, i titoli.
La presentazione alla città è avvenuta in una delle più “genovesi” e suggestive location sotto la Lanterna, il Porto Antico presso una gremitissima Sala Grecale dei Magazzini del Cotone, davanti ad un pubblico attento ed interessato, che ha seguito anche molte testimonianze attraverso un video. A preoccupare sono invecchiamento della popolazione, inverno demografico, calo dei sacerdoti e scarsa partecipazione alle funzioni religiose. Adeguato, dunque, chiedersi cosa sarà la Chiesa del futuro e come saranno le parrocchie dove, tuttavia, c’è notevole presenza di laici, che annunciano il Vangelo ogni giorno. Fatto, questo, positivo.
Carità, lavoro, i luoghi dei giovani, i social, sono, dicendolo in estrema sintesi rispetto alla Lettera, “ambiti di evangelizzazione” per i quali sono fornite adeguate e pratiche linee di azione.
Occorre essere fratelli indica la Lettera, assumendo “atteggiamenti coerenti, vissuti come testimonianza di fede davanti al mondo”.
“Ho avuto fratelli, sorelle. Non si scelgono, li trovi in ambito della tua famiglia”, ha incalzato padre Tasca: “si parla, si discute, poi si trova l’accordo. Bellezza di stare nella stessa famiglia”.
Ma soprattutto, ha sottolineato l’arcivescovo, se frequenta le chiese il 20%, è al restante 80 che ci si deve rivolgere. Per i bambini, ha spiegato, ci sono molte cose, “dobbiamo avere attenzione per gli adulti, dare priorità a questo. Il Papa parla di prossimità”.
E Tasca ha citato don Gallo: “questa notte mi sono fermato a parlare con te. Frase bellissima che dice tutto”.
Attualmente in Diocesi a Genova sono attivi 143 sacerdoti per 278 parrocchie, e per 64 c’è responsabilità di fino a 10 comunità; 64 hanno la responsabilità di più di una comunità, fino a 10. Nel 2022 i sacerdoti diocesani erano 218. Per il 2027 si stima scenderanno fino a circa 170 e nel 2032, con ampia e lunga prospettiva, si pensa ad ulteriore calo a 150. E una risalita richiederà tempi lunghi, anche perché formare un sacerdote necessita di 8-9 anni.
Per questo monsignor Tasca con questa lettera pastorale invita ad avere attenzione al presente ma con lungimirante sguardo verso il futuro.
Dino Frambati