Piano regolatore emigrazione, Viale: “Giusto che i liguri nel mondo non perdano le loro radici”
“Mi è dispiaciuto che l’opposizione si sia astenuta sul voto al piano regionale degli interventi in materia di emigrazione 2024-2026. Credo che sia un tema che ci qualifica all’estero e che i liguri che lasciano la nostra regione per studio o per lavoro possano testimoniare la ricchezza della cultura e della tradizione della Liguria anche fuori dai confini nazionali restando in contatto con la nostra comunità”. Lo dice in una nota Sonia Viale, vicecapogruppo della Lega in Regione Liguria.
“Trovo un arricchimento che, per esempio, i nostri ragazzi che vanno a lavorare all’estero, possano poi ritornare nel nostro territorio restituendo alla propria terra ciò che hanno imparato nella loro esperienza fuori dalla regione - prosegue Viale -. Abbiamo molti esempi di persone che dopo anni hanno deciso di ritornare nel loro territorio di origine per mettere a frutto quello che hanno imparato all’estero, come noi accompagniamo in questo percorso coloro che vengono a lavorare qui e quando decidono di ritornare al loro paese siamo orgogliosi che possano portare un pezzo di Liguria nei loro territori di provenienza. Oggi, in aula, l’opposizione ci ha chiesto conto di come facciamo noi della Lega a sostenere chi è emigrato se poi siamo contrari all’immigrazione nel nostro paese, ma paragonare la nostra emigrazione, governata da permessi di lavoro, a quella irregolare, che è quella che la Lega non vuole, è una critica che non sta in piedi”.
“La nostra linea politica è non volere un’immigrazione irregolare, quella che arriva nel nostro Paese senza avere permesso di soggiorno, senza avere un lavoro e soprattutto senza scappare da guerre e persecuzioni. Non a caso su questi temi anche tutti gli altri paesi dell’Unione Europea adottano politiche che governano l’ingresso nei loro territori. Non perdere le proprie radici e mantenere un legame con la propria terra di origine, sostenendo anche le associazioni dei liguri nel mondo, è fondamentale anche per avere nuove opportunità di sviluppo culturale, economico e sociale”, conclude la consigliera regionale della Lega.