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Aria diversa al Mercato Orientale: Genoa e Samp hanno vinto. E spunta la merla

Il grande Mercato Orientale di via Venti, a Genova, è il polso della città: girando tra i 400 metri dell’anello, che funziona dal 1899, si capisce che aria tira. Aria buona, oggi, perché domenica Genoa e Samp hanno vinto partite decisive, e c'è voglia di ridere e scherzare. Raramente è così. E poi oggi e sino al 31 sono i giorni della merla, che esce dal nido per annunciare la Primavera. Siccome sono giorni tiepidi, la merla annuncia che l'inverno sarà ancora lungo. A meno che non sia una merla bugiarda.

Ma la seconda buona notizia la porta Mario Enrico, entusiasta presidente del mercato: “Tutto è pronto per iniziare i lavori di ristrutturazione”. Si parte dal tetto, che va rifatto e inclinato, per scendere alle strutture interne, che vanno ringiovanite. Dentro, invece, lo spazio del Mog (ottimi punti di ristorazione aperti nel 2019) è funzionale.

Il Mercato Orientale, chiamato così perché è a Oriente di De Ferrari, era nato come chiostro annesso alla Chiesa della Consolazione nel 1684. Mai finito, abbandonato sino all'800, quando cominciarono ad insediarsi dei banchi ambulanti. Il Comune di Genova lo trasformò, aprendolo nel 1899.

È uno dei 10 mercati cittadini ed è uno tra i più importanti d'Europa.

Io ci vado spesso, sento, dalla gente che incontro come batte il polso della mia città.

Paolo Zerbini

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