Giornata nazionale vittime civili delle guerre, Brunetto: “Regione Liguria chiede importante impegno del Governo”
“A meno di un mese dalla celebrazione della Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti del mondo, che si svolgerà il prossimo 1° febbraio, stante l’attuale situazione internazionale Regione Liguria ha accolto la mia proposta di attivarsi presso il Governo per chiedere l’impegno di diffondere il più possibile, tra gli Stati non ancora firmatari, i principali trattati e convenzioni che regolano l’uso e il commercio di armi promuovendo la cultura della pace”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale della Lega e presidente della II commissione Salute e Sicurezza sociale Brunello Brunetto.
“Come ha confermato in aula l’assessore Alessio Piana, che ringrazio, Regione Liguria scriverà al Governo affinché si prosegua con la via della diplomazia, l'ampliamento e l'implementazione degli attuali trattati internazionali sul rispetto dei civili in caso di conflitto e il controllo sulla vendita delle armi a Paesi terzi - prosegue Brunetto -. Non possiamo dimenticare gli orrori delle 31 guerre in corso e i recenti sviluppi dei conflitti israelo-palestinese e russo-ucraino. Gli attuali scenari internazionali hanno purtroppo evidenziato come leggi e trattati non si siano ancora del tutto applicati con atroci conseguenze per le popolazioni civili”.
“Ricordo che la legge del 25 gennaio 2017 ha istituito la Giornata nazionale delle vittime civili delle guerre e dei conflitti nel mondo e ha espressamente previsto un ruolo attivo degli Enti locali nella celebrazione del 1° febbraio. A tal fine, peraltro, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci) e l’Associazione nazionale Vittime civili di guerra (Anvcg) il primo febbraio 2022 hanno siglato un accordo di intesa quadriennale per sviluppare sinergie e coordinare le iniziative al riguardo. Una sempre più ampia adesione dei Paesi ai trattati e convenzioni sulle armi può diminuirne l’impiego o, quantomeno, attenuare le sofferenze delle popolazioni civili coinvolte nei conflitti armati”, conclude il consigliere regionale della Lega.