Regione Liguria, il gruppo di Toti contro il PD: “Diffama il nostro personale sanitario”
“Adesso basta. Non è possibile assistere ogni giorno al fango che l'opposizione getta sulla sanità ligure a scopo puramente politico. Oggi è ancora il Pd a ripetere la cantilena sui pronto soccorso intasati e la sanità allo sfascio”. È quanto si legge in una nota del gruppo Toti in Regione Liguria.
“Potremmo rammentare ai consiglieri Natale e Sanna di leggere tutti i giornali nazionali - prosegue la nota -. Ancora oggi il Tg1 ricordava che quest'anno c'è un'affluenza ai pronto soccorso tripla rispetto al passato. In tutte le regioni d'Italia. Sono in difficoltà la Lombardia e l'Emilia cui vengono unanimemente riconosciuti i migliori sistemi sanitari regionali. La Toscana è sotto schiaffo, idem Lazio e Campania, nessuno fa eccezione. È persino superfluo ricordare come nel corso dell'ultimo “ponte” il sistema dei flu point abbia evitato l'assalto di ulteriori 800 pazienti ai pronto soccorso liguri”.
“Tutto questo - aggiungono i totiani - varrebbe però in un dibattito serio, tra persone di buon senso. Ma non è questo il caso, visto che nel comunicato si affermano cose gravissime. Si sostiene che “le persone sono costrette in barella per ore o giorni senza sapere se e quando riceveranno una visita”. Accusa generica, non circostanziata, falsa e pertanto gravemente diffamatoria. Non tanto nei confronti della politica, quanto del personale sanitario che, a parole, il Pd fa finta di blandire. No possiamo accettare che i nostri medici, i nostri infermieri, i nostri oss vengano infamati quotidianamente da chi dice che non visitano neppure i pazienti”.
“Attaccano ancora sui numeri del personale. Ricordiamo che lo smantellamento lo hanno iniziato loro e questa amministrazione sta semmai riparando i danni con concorsoni da migliaia di posti, una cosa mai vista. Loro hanno chiuso i pronto soccorso, hanno dismesso gli ospedali, specie con una malizia politica tipica del loro partito, vedi il nosocomio di Rapallo. E nonostante le foto con i medici testimonial delle loro campagne elettorali, la loro gestione ha prodotto un buco da 100 milioni e il commissariamento della regione. Dall’alto di cotanto curriculum oggi discettare tutti i giorni su problemi comuni della sanità italiana a cui il Pd, a Roma al governo, come in Liguria non ha mai saputo dare risposte, è francamente grottesco.
Siamo certi che con la loro gestione aumenterebbero i raccomandati con tessera in tasca, le assunzioni delle cooperative senza concorso, il buco di bilancio. Su questo sono maestri. Non aumenterebbero medici e posti letto. Visto che, messi alla prova, le macerie del loro disastro sono ancora lì. E nessuno della classe dirigente del Pd dica che non c’erano. Erano già tutti lì ben accomodati sulla poltrona, dal segretario Natale in giù!”, concludono gli arancioni.