Depositi chimici, Toti: “Nessuna bocciatura, la procedura sta andando avanti”
“Sul tema dello spostamento dei depositi chimici non c’è nessun parere negativo, ma solamente il segno che la procedura sta andando avanti all’insegna della correttezza amministrativa. Il trasferimento dei depositi chimici non ha subito alcuna bocciatura. Si tratta di un chiarimento, peraltro sollecitato dalla Regione, in merito alla competenza a curare il procedimento di Via che, in base al decreto legislativo 152/2006, spetta allo stesso Ministero. Si stanno strumentalizzando a livello politico questioni giuridiche non ancora definite: il fatto che la valutazione di impatto ambientale sia gestita a livello ministeriale è semmai il segno della ponderazione e dell’attenzione che l’amministrazione regionale dedica a questa vicenda”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in risposta alle polemiche sollevate dalle opposizioni in merito alla vicenda dello spostamento dei depositi chimici nel porto di Genova. “Stesso discorso vale per la posizione assunta dal Ctr regionale, che peraltro riguarda la sola completezza del progetto e non la localizzazione dei depositi chimici: il parere del Ctr chiede semplicemente una maggiore documentazione per affrontare la pratica, manifestando la necessità di approfondire alcuni temi che è giusto che vengano approfonditi”.
“Resta però un tema di fondo – continua il presidente - Il Partito Democratico mette tutto in una sorta di macedonia, da temi nazionali che non c’entrano nulla con la vicenda come la proposta di Tajani ad aprire i porti agli investimenti privati fino alla politica portuale. Quel che è certo è che il Pd non ha mai dato una soluzione alternativa alla questione, si è sempre limitato a dire di no. Siamo tutt’orecchi: se hanno un’idea su dove mettere i depositi chimici la rendano nota, ma in due anni di dibattito questa responsabilità non se la sono mai assunta, così come in vent’anni di governo della città non si sono assunti molte altre responsabilità, tanto è vero che i problemi li abbiamo dovuti risolvere noi al loro posto”.