Genova, a Campo Pisano la rievocazione della Battaglia della Meloria
Un evento storico che segnò l’epoca delle Repubbliche Marinare, uno scontro cruento tra due potenze economiche, marittime e militari che, a distanza di secoli, è diventato veicolo di memoria, amicizia e fratellanza. Si sono svolte oggi a Campo Pisano, nel cuore del centro storico genovese, la rievocazione della celebre Battaglia della Meloria – combattuta 739 anni fa, il 6 agosto 1284, dalle flotte di Genova e Pisa – e la commemorazione dei soldati pisani fatti prigionieri dalle unità navali della Superba.
Alla cerimonia hanno partecipato il sindaco di Genova Marco Bucci, l’assessore alle tradizioni cittadine Paola Bordilli, il sindaco di Pisa Michele Conti e il presidente del Municipio I Centro Est Andrea Carratù. Erano presenti anche i gonfaloni storici delle due città, le rappresentanze dell’associazione culturale pisana Il Mosaico, dell’associazione culturale genovese La mela di Vetro e dell’associazione nazionale Marinai d’Italia, oltre alle delegazioni dei figuranti del corteo storico di Genova, del Gruppo Storico Sestrese e della Pro Loco Centro Antico Aps Genova.
Dopo l’introduzione del presidente dell’associazione culturale pisana Il Mosaico, Riccardo Buscemi e i saluti del presidente Carratù, del sindaco Conti, dell’assessore Bordilli e del sindaco Bucci, la rievocazione è entrata nel vivo con la preghiera e la deposizione della corona d’alloro alla lapide commemorativa, prima della prolusione storica tenuta dalla professoressa dell'Università di Pisa Maria Luisa Ceccarelli Lemut.
«La Battaglia della Meloria è stata un tragico evento bellico che ha segnato l’epoca delle Repubbliche Marinare e, in particolare, le relazioni tra Genova e Pisa – dichiara l’assessore alle Tradizioni cittadine Paola Bordilli – Due città tra le più ricche e potenti del Medioevo, un tempo nemiche e oggi legate da un rapporto di sincera amicizia che si rinnova e consolida ogni anno con la sentita rievocazione a Campo Pisano. La cerimonia di oggi vede con molto piacere la presenza del restauro dello splendido risseu recentemente realizzato da Aster, che ringrazio, per conto del Comune di Genova. Siamo fortemente intenzionati a valorizzare appuntamenti e occasioni in grado di far crescere sempre più l’attaccamento all’identità e alle radici culturali, nonché alle usanze e i costumi dei nostri antenati, coscienti che rappresentino un importante valore anche per il futuro della nostra città. A nome dell’amministrazione comunale ringrazio la Pro Loco Centro Storico e tutte le altre realtà del territorio che hanno animato la commemorazione».
«È il quinto anno consecutivo – commenta il sindaco di Pisa Michele Conti – che Pisa mantiene fede a questa tradizione per ricordare i compatrioti fatti prigionieri a Genova. La cerimonia è promossa e organizzata da un cartello di associazioni pisane e sostenuta con il patrocinio del Comune di Pisa e la cordialità dell’Amministrazione Comunale di Genova che ringrazio sentitamente per l’accoglienza. Rispetto alle edizioni passate, quest’anno come novità abbiamo anche la partecipazione di rappresentanze in costume della Compagnia Balestrieri di Pisa e dei Balestrieri di Porta San Marco. Un primo esperimento per allargare in futuro la partecipazione ad un corteo più numeroso. Nell’occasione che celebriamo Pisa e Genova si ritrovarono contrapposte, ma sono state molte le occasioni nella storia dove le due città sono stare l’una a fianco dell’altra. Con questo spirito ci ritroviamo oggi a Genova per ricordare gli eventi storici che legano le due Repubbliche Marinare, ma anche per rilanciare il rapporto di amicizia tra le due città».
«Durante la sua storia millenaria Genova è entrata in contatto dal punto di vista economico, culturale e sociale con una miriade di realtà territoriali di ogni parte del mondo, instaurando legami di natura non solo commerciale che è fondamentale conservare e rivitalizzare con iniziative congiunte quali quella di oggi – racconta il consigliere delegato ai rapporti con enti nazionali Barbara Grosso – Genova e Pisa sono due città di mare che oggi, dopo un lungo periodo di rivalità e scontri accesi nel Mediterraneo culminati nella Battaglia della Meloria, guardano al futuro con la volontà comune di sostenersi reciprocamente in eventi e progetti di reciproco arricchimento culturale ed economico».