Addio a Gianfranco Sansalone, giornalista gentiluomo
Ci ha lasciato un collega, un amico, un giornalista raffinato, sensibile e geniale. Se n’è andato con la discrezione con cui è vissuto e ha lavorato Gianfranco Sansalone, 65 anni, che piangono e rimpiangono il giornalismo genovese, ligure, toscano e nazionale.
Giornalista dalla scrittura incisiva ed elegante, ma anche ricco di idee innovative, è stato per tre legislature membro del Consiglio Nazionale dell’Ordine, eletto in Liguria, ed anche revisore dei conti nell’Odg ligure. Impegno istituzionale che non aveva abbandonato, neppure nella corrente legislatura, quando era componente del Comitato tecnico scientifico dell’Ordine nazionale dei giornalisti.
Dalla Liguria si era trasferito con la famiglia in Toscana, dov’è morto, dopo una grave malattia, iniziata quando era stato colto da malore proprio a Vinci, in provincia di Firenze, dove abitava.
Un’attività la sua ininterrotta, intensa, importante che aveva vissuto sempre con competenza e grande passione.
Dagli anni di cronista all’Unità in Calabria, sua regione di origine, occupandosi di criminalità organizzata, fino al suo trasferimento a Genova, sempre lavorando per la stessa testata. Ma ha lavorato pure in Rai, al Secolo XIX, all’Ansa, al Corriere della Sera. Poi ha creato e dato vita ad una agenzia di stampa ed è stato autore del primo censimento dell’editoria in Liguria, che aveva rappresentato con L’Agenda della Comunicazione. Ennesima sua creatura con la Cooperativa di giornalisti Agf. E pubblicazione per anni punto essenziale di riferimento e informazione per la regione, sia nel mondo della comunicazione che in quello delle pubbliche relazioni, enti pubblici, sociali e in quello di economia, finanza, produttività.
Dopo il trasloco in Toscana collaborava alla Fondazione dell’Ordine dei giornalisti di questa regione e con lo stesso Odg, occupandosi di corsi per la formazione obbligatoria.
Nel suo ampio curriculum c’è anche da sottolineare un forte impegno sindacale per la categoria.
L’estremo saluto a Sansalone sarà dato sabato 27 maggio alle 14:30 presso la chiesa di Santa Croce di Vinci, dopo una veglia alle cappelle del commiato dell'Ospedale San Giuseppe di Empoli, dalle 8 del mattino alle 19.
Lascia la compagna, Oksana, e il figlio Dani, cui va l’abbraccio forte e la vicinanza di questo sito.
La sua figura e la sua esemplare attività sono ricordate presso il sito nazionale dell’Ordine dei giornalisti e in quello dell’Ordine ligure.
Dino Frambati