‘Cyberbullismo e diversità’, a Palazzo Tursi un importante convegno sulla violenza online
Si è tenuto oggi a Palazzo Tursi il convegno dal titolo “Cyberbullismo e diversità”, organizzato dall'Assessorato marketing territoriale, politiche per i giovani, disagio e solitudine, pari opportunità.
Durante il convegno sono intervenuti esperti che hanno portato la loro esperienza e la loro riflessione sul tema della violenza online.
Hanno partecipato: Emanuela Abbatecola, Dipartimento di Scienze della Formazione Università degli studi di Genova; Francesca De Angelis, Associazione White Dove; Danilo Bisio, Polizia Postale; Anna Pettene, presidente Osservatorio Nazionale Bullismo e Cyberbullismo e disagio giovanile.
A introdurre il convegno l’assessore alle Pari opportunità e alle Politiche per i giovani Francesca Corso: «Giornate come quella odierna sono importantissime per scoprire come la violenza online sia un problema reale e sono fondamentali per creare gli anticorpi necessari per combatterla. Maggio è il mese della diversità e oggi è la giornata internazionale contro l’omofobia: le cronache ci raccontano ogni giorno come la violenza, verbale e non, sia un fenomeno sempre più dilagante sia nella vita reale sia in quella virtuale e che colpisce soprattutto i giovanissimi. Come assessorato alle Politiche per i giovani, alle Pari opportunità e al Disagio e alla solitudine, non possiamo e non vogliamo lasciare inascoltato il grido di aiuto di chi subisce queste violenze e confermiamo il nostro impegno per lavorare a fianco a chi, quotidianamente, lavora per combatterla».
Il convegno, infatti, è stato organizzato in occasione del mese europeo della diversità e della giornata internazionale contro l’omofobia.
Il tema del cyberbullismo, difatti, è stato scelto sulla considerazione che si tratta di un fenomeno in ascesa la cui diffusione in Italia sta aumentando in maniera maggiore rispetto ad altri paesi europei, frutto anche della iperconnessione soprattutto tra i più giovani. Il fenomeno sta raggiungendo picchi importanti e preoccupanti anche a livello globale, ed è diventato uno dei principali motivi di suicidio in età adolescenziale: sono proprio i giovanissimi a essere sia vittime che carnefici e a loro sono rivolte le iniziative educative e formative che da questo incontro nasceranno.
«Il cyberbullismo è in crescita – dice il commissario Danilo Bisio, responsabile operativo Polizia postale Genova – ma purtroppo le possibilità di affrontarlo da un punto di vista giuridico e repressivo sono complicate. Il modo migliore è di affrontare culturalmente il problema, rivolgendosi a giovani, scuole e genitori dando informazioni utili. Se si è vittime occorre rivolgersi a qualcuno, non tenerselo per sé rischiando di isolarsi. Occorre parlare, con genitori, insegnanti, educatori e poi anche con la Polizia che può dare consigli. Per fortuna, grazie alla grande attività di prevenzione nelle scuole (5000 ragazzi e 300 insegnanti), abbiamo notato un plafond stabile dei reati di questo tipo nella nostra città».