Report, il notaio Solimena ‘consulente’ della trasmissione di Rai 3
A vent’anni dalla morte di Giovanni Agnelli, in questi giorni tiene banco il processo in corso sul testamento della principessa Marella Caracciolo, moglie dell'Avvocato. In tribunale sono contrapposti la figlia di Gianni e Marella, Margherita, contro i figli Ginevra, Lapo e John Elkann.
La controversia riguarda i testamenti svizzeri della nobildonna e la società semplice ‘Dicembre’, la holding della Famiglia Agnelli che controlla Exor, Stellantis, Ferrari, Iveco, Cnh, la Juventus, i quotidiani Repubblica e La Stampa: un patrimonio di 25,5 miliardi di euro e migliaia di lavoratori.
Report, la trasmissione d’inchiesta condotta da Sigfrido Ranucci su Rai 3, ieri sera ha dedicato un ampio servizio, dal titolo ‘La Signora degli Agnelli’ (video), alla vicenda. Tra gli esperti in questioni societarie è stato interpellato il genovese Federico Solimena, presentato dall’inviato Manuele Bonaccorsi come “primo notaio ad aver usato le società semplici nella finanza e nelle grandi imprese”.
“Usare le società semplici è geniale: non muoiono mai e i beni di proprietà si tramandano cambiando semplicemente i soci. Quindi, non vanno in successione e non si pagano le tasse”, ha spiegato Solimena.
Al notaio genovese, citato anche dal giornalista Gigi Moncalvo nel libro ‘Agnelli coltelli’ presentato a Genova nel gennaio scorso, è stato chiesto pure il parere sulla validità di un atto di cessione di quote della ‘Dicembre’.
“Per me è nullo, perché non ci sono le autentiche delle firme”, sentenzia Solimena.
Infatti, l’atto era stato annullato dal Tribunale di Torino.
Se gli Agnelli si fossero avvalsi della consulenza del notaio Solimena, non sarebbero incappati in vizi di forma.