Il Ferraris candidato a ospitare partite dell’Europeo 2032, Piciocchi e Bianchi: “Abbiamo fatto un eurogol”
La candidatura di Genova è stata accettata dalla FIGC e lo stadio Ferraris potrà ospitare le partite di un eventuale Campionato Europeo italiano. Sebbene il nodo della candidatura della nazione ospitante sarà sciolto dalla Uefa solo in autunno - l’Italia è in lizza insieme alla Turchia - la città e il suo stadio sono pronti ad accettare la sfida.
«È davvero una splendida notizia - ha commentato il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Pietro Piciocchi - Un risultato straordinario che premia la tenacia con cui abbiamo lavorato al dossier e che dà una spinta fortissima al percorso di riqualificazione dello stadio che abbiamo intrapreso: un obiettivo chiaro che ci siamo dati all'inizio del nuovo mandato. Quella di oggi è un'investitura che ci carica di nuova responsabilità che, ne sono certissimo, porterà moltissimi benefici anche a tutto il quartiere di Marassi».
«Dopo l’ultimo grande appuntamento con il calcio internazionale di Italia ’90 – spiega l’assessore allo Sport e Impianti sportivi Alessandra Bianchi – Genova è pronta ad accogliere le nazionali che si sfideranno per il Campionato Europeo di calcio 2032. Lo stadio Luigi Ferraris è un impianto ricco di storia e di grande attrattiva anche dal punto di vista architettonico e verrà riqualificato secondo i parametri UEFA. Poter ospitare la fase finale di un campionato europeo rappresenta sia un onore che un giusto riconoscimento alla storia calcistica della nostra città. Genova si sta dimostrando di essere pronta a essere Capitale Europea dello Sport 2024 e lo sta facendo a 360 gradi promuovendo lo sport indoor e outdoor e attirando importanti manifestazioni come il The Grand Finale della Ocean Race e il Campionato Mondiale di canottaggio costiero. Non si tratta solo di sport in senso lato, ma anche e soprattutto di sport come volano di un turismo sempre più sostenibile. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro di squadra che ci ha portato a fare un eurogol e ora aspettiamo il triplice fischio della Uefa cerchi che ci giocheremo le nostre chances fino all’ultimo minuto».