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A Genova tre nuovi Baby Pit Stop, assessore Rosso: “Punti dove cambiare e nutrire il proprio bambino”

Da sinistra: Nicoletta Viziano e Lorenza Rosso

Aumenta il numero di Baby Pit Stop comunali a Genova, che da 30 passeranno a 36. L’iniziativa, che garantisce un luogo sicuro e gratuito in ambiente protetto per il cambio e l’allattamento del bambino, si amplia, raggiungendo ulteriori zone del territorio cittadino e prevedendo la messa a disposizione di prodotti per la pulizia e cura dei bimbi. Tre sono i Baby Pit Stop da oggi attivi, al Mei e nelle Biblioteche Cervetto e Podestà: i Baby Pit Stop all’interno delle biblioteche cittadine diventano così undici mentre quelli all’interno dei musei diventano nove. Oltre a musei e biblioteche, i Baby Pit Stop si trovano in Agenzia per la Famiglia, nelle sedi dei municipi (sette), in mercati al coperto e in altre strutture della città.

"Questo servizio – spiega l’assessore alle Politiche sociali Lorenza Rosso – è studiato per venire incontro a chi, per strada, può trovare difficile trovare un punto dove cambiare e nutrire il proprio bambino ed è un segno tangibile della sensibilità della nostra città verso le famiglie, per rendere Genova più confortevole e accessibile, anche verso i numerosi turisti. Grazie all’adesione di diversi sponsor, che ringrazio vivamente per la loro disponibilità e partecipazione, per la prima volta presso i Baby Pit Stop saranno anche gratuitamente disponibili prodotti per la pulizia e la cura dei bimbi (detergenti, salviette, creme, giochi, ecc.). Di rilievo l’allestimento di ben tre nuovi Baby Pit Stop in sedi strategiche per la loro collocazione territoriale e la frequentazione da parte di numerose famiglie, nonché il fatto che la collocazione dei Baby Pit Stop è facilmente verificabile tramite la mappa geolocalizzata sul sito del Comune di Genova, che si raggiunge direttamente anche dall’app hAPPy Family Genova, curata da Agenzia per la Famiglia del Comune di Genova.

“Il Galata Museo del Mare e il Museo Dell’Emigrazione Italiana sono stati visitati da inizio anno da 21.000 ragazzi e bambini in tutte le fasce d’età e quindi anche da scuole materne e nidi – ha dichiarato Nicoletta Viziano, presidente delle due strutture museali – un’accoglienza rivolta anche ai più piccoli con questo servizio Baby Pit Stop è molto importante per aprire i luoghi della cultura sempre di più alle famiglie”.

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