Pronto soccorso, Tosi e Ugolini (M5S): “Chiusure e depotenziamenti sono scelte sbagliate”
“I freddi numeri snocciolati dall’assessore competente oggi in Aula non tengono conto di un fattore cruciale: la vita è una, e dichiarare che nelle ore notturne al pronto soccorso del San Nicolò di Levanto i medici visitano “1,5-1,6” pazienti, è una fredda analisi matematica. Salvare però anche una sola vita dovrebbe essere la missione di chi sceglie la professione sanitaria, cui la politica dovrebbe garantire le risorse per svolgere al meglio il proprio mestiere e tenere fede a un giuramento. Stabilire per legge, invece, che quella vita può tranquillamente correre il rischio di non farcela, affrontando decine di chilometri per raggiungere il PS più vicino, è lontanissimo dalla nostra idea di sanità pubblica”. Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo regionale del M5S Fabio Tosi e il collega di gruppo Paolo Ugolini, primo proponente di un ordine del giorno per impegnare la Giunta e il presidente di Regione ad attivarsi affinché il Pronto soccorso del San Nicolò di Levanto resti aperto e operativo con orario pieno tutto l’anno, diurno e notturno; e a verificare, con la direzione di ASL5 e con tutti i soggetti operanti sul territorio, tutte le possibili azioni per rilanciare e potenziare questo importante presidio ospedaliero.
“Ma ormai in Liguria - prosegue la nota - ci troviamo costretti a lottare per il minimo sindacale: di fronte ai depotenziamenti e alle chiusure dei Pronto soccorso e dei Punti di primo intervento liguri, tentiamo l’impossibile pur di salvare i presidi cercando almeno di tenerli aperti nei mesi estivi, quando la popolazione delle località turistiche aumenta in modo esponenziale e gli accessi rischiano di mettere in seria difficoltà i PS dei nosocomi “vicini”. Così è per il PS San Nicolò di Levanto, e così è per il Ppi di Rapallo”.
“Per il primo, auspichiamo che quanto dichiarato in Aula oggi dall’assessore competente, vale a dire mantenere aperto il presidio almeno nelle ore notturne del periodo estivo come da testo del piano sociosanitario, non venga cassato dal Ministero della Salute: spetterà all’assessore argomentare correttamente quanto sia importante mantenere attivo il presidio in una regione a forte vocazione turistica. Per il secondo, chiuso in epoca pandemica e mai più riattivato, come M5S continueremo a portare la questione in Aula: l’apertura del Ppi dell’ospedale di Rapallo da giugno a settembre sarà oggetto di un emendamento specifico e allora sì che vedremo quanto questa maggioranza ha a cuore gli interessi dei cittadini”, concludono i pentastellati.